Caro Mario, rimetti quel like

Sui nostri social spesso i lettori e utenti della community ci ringraziano, apprezzano ed elogiano, e qualche volta nel farlo ci accusano però di essere un po’ troppo aziendalisti o, a seconda degli autori, un po’ ingrati e irriconoscenti nei confronti del club.

Ecco un commento emblematico degli ultimi mesi (diciamo post-Cardiff):

 

Ed ecco la risposta:

Caro Mario, noi siamo dei tifosi e Allegri ci ha convinti in un modo davvero originale, anche se era stato già sperimentato con successo dal precedente allenatore: per tre anni di fila ha vinto il campionato. E a me, scusami Mario, spero che mi capirai, non era mai capitato di vincerne più di due consecutivi dalla mia nascita. A questo ha pensato di aggiungere tre coppe Italia.

Cioè, pensa che egoista, non ha voluto lasciare neanche un campionato o una Coppa Italia (su 6 totali) alle nostre amate Roma, Napoli, Milan, Inter e compagnia.

Non basta. Avido com’è, ha pensato di portarci due volte in finale di Champions League, cosa che da quando lui guida la Juve non è riuscita neanche per una volta a Bayern, City, Psg e tante altre squadre ben più ricche o spendaccione della nostra. Ciononostante, anche se a me pare incredibile, nel nostro sito c’è grande battaglia tra chi lo ritiene finora pressoché perfetto e chi pensa (come per esempio Antonello Angelini) che debba osare di più ed essere meno timoroso, chi (molti dei nostri) gli contesta la passione per Mandzukic esterno, chi ancora non gli perdona i troppi cambi di Dybala e via con mille altre critiche.

Tra noi c’è perfino chi critica la società dei sei scudetti, chi è stufo di vincere in Italia (perdonali, perché non sanno quello che fanno), figurati se la pensiamo tutti nello stesso modo sull’allenatore. E stai tranquillo, anche io durante la partita mi chiedo in modo piuttosto agitato perché non faccia un cambio prima del settantesimo o come mai non riesca a trovare un antidoto contro Suso. Mi capitava con Lippi (perché Montero terzino sinistro a Manchester?), con Capello (che brutte quelle partite di Champions!), mi capita con lui.

Fidati, dunque, nessun elogio incondizionato, nessuna linea ufficiale del sito, nelle cui chat redazionali ci scanniamo come se venissimo da anni tribolati e non da più di un lustro sensazionale. Ma siamo tutti maggiorenni, generalmente piuttosto razionali, e, premesso che ogni critica alle singole scelte è più che ben accetta, l’idea di contestare l’allenatore dei tre scudi, tre coppe Italia e due straordinari (sensazionali, eliminando squadre ben più forti di noi) percorsi in Champions non ci è ancora balenata.

Possiamo rimediare ora, con un tuo pezzo in cui ci spieghi il fallimento di Allegri, che pubblicheremo immediatamente.

E torneremo inseparabili, proprio come una volta!

Il Maestro Massimo Zampini