E SONO OTTO!!!

Contro la Fiorentina la Juve va sotto di un gol, poi ribalta il risultato. Ed è scudetto. L’ottavo consecutivo

Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia. Campioni d’Italia.
A scriverlo otto volte se ne va praticamente un paragrafo, ma non è il caso di lesinare sugli ingombri e anche se a gridarlo otto volte di fila si rischia di perdere la voce, ne vale la pena. È il minimo da fare per accogliere l’ennesimo trionfo di questa squadra meravigliosa. Anzi #W8NDERFUL, come da immancabile hashtag celebrativo. Mancava un punto, la Juve ne prende tre con la Fiorentina, senza farsi mancare quella sana sofferenza che regala un gusto supplementare.

INIZIO IN SALITA


La gara si mette subito in salita, perché già al 6′ Chiesa arriva sul fondo e mette in mezzo dalla destra, Szczesny tocca il cross basso, ma il pallone finisce sui piedi di Milenkovic che, con la porta sguarnita, scarica in rete il vantaggio viola. E potrebbe anche arrivare il raddoppio se Mirallas non concludesse sopra la traversa il contropiede condotto dal solito Chiesa, o se Bonucci non riuscisse a intercettare l’ultimo tocco di Simeone, stroncando l’ennesima ripartenza dei toscani.

CHIESA, PALO


La Juve non sta a guardare, ma sembra un po’ troppo frenetica, quasi spaventata dallo svantaggio iniziale. Bernardeschi firma al 20′ la prima conclusione degna di nota, con un sinistro che, deviato, colpisce l’esterno della rete. Da fuori ci provano anche Pjanic e Ronaldo, che trovano Lafont piazzato, ma è ancora la Fiorentina a sfiorare il gol, con il destro di Chiesa dal limite che si stampa sul palo.

ALEX SANDRO INFILA IL PAREGGIO


I bianconeri insistono, aumentano la pressione e vengono premiati. Il corner di Pjanic al 37′ pesca Alex Sandro sul primo palo, ma con la porta addirittura alle spalle. La torsione in tuffo del brasiliano però è impressionante e la girata di testa si infila tra il legno e il portiere e vale il pareggio.

CHIESA, TRAVERSA


Non si pensi che sia sufficiente, perché i viola non mollano e Chiesa centra in pieno l’incrocio con una sventola di sinistro che sbatte sul montante e rimbalza, per fortuna dei bianconeri, senza superare la linea di porta. Si va al riposo sull’1-1 e con la consapevolezza di dover lottare, e non poco, per altri 45′.

CR7 ACCELERA, AUTORETE DI PEZZELLA


In realtà, la brillantezza mostrata dagli ospiti nel primo tempo sembra svanita Ronaldo non tarda ad approfittarne. Il Marziano all’8′ riceve da Cancelo sulla destra e parte con un’accelerazione bruciante, lascia sul posto il diretto avversario e crossa basso in direzione di Bernardeschi. Pezzella è nei paraggi e, per evitare l’intervento dell’ex viola, mette il piede, finendo per deviare nella propria porta il vantaggio bianconero.

CONTROLLO E TRIONFO


Ora la Fiorentina è meno compatta e la Juve appare più lucida e convinta. I bianconeri alzano decisamente il baricentro, schiacciando i viola nella propria metà campo. Ronaldo e Cuadrado si vedono ribattere due conclusioni a botta sicura nello spazio di un paio di secondi, quindi Lafont alza sopra la traversa la sventola dai 16 metri di Pjanic. Il bosniaco lascia quindi il posto a Bentancur, mentre Chiesa, il più pericoloso degli ospiti, viene sostituito da Muriel e alla mezz’ora fa il suo ingresso anche Kean, al posto di Bernardeschi. I ritmi ormai sono lenti, la Juve controlla agevolmente il gioco e scandisce a forza di possesso palla lo scorrere del cronometro. E quando arriva il fischio finale è scudetto. È trionfo, l’ottavo di fila. L’ennesimo di questa Juve infinita.

JUVENTUS-FIORENTINA 2-1

RETI: Milenkovic 6′ pt, Alex Sandro 37′ pt, Pezzella aut. 8′ st

JUVENTUS

Szczesny; Cancelo, Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic (20′ st Bentancur), Matuidi; Cuadrado (42′ st De Sciglio), Ronaldo, Bernardeschi (29′ st Kean)
A disposizione: Pinsoglio, Del Favero, Barzagli, Spinazzola, Nicolussi Caviglia, Mavididi
Allenatore: Allegri

FIORENTINA

Lafont; Milenkovic, Pezzella, Ceccherini; Chiesa (20′ st Muriel), Dabo, Veretout,  Benassi (27′ st Gerson) Hancko; Simeone, Mirallas (35′ st Fernandes)
A disposizione: Brancolini, Ghidotti, Laurini, Biraghi, Norgaard,  Beloko, Graiciar, Vlahovic, Francescoli
Allenatore: Montella

ARBITRO: Pasqua
ASSISTENTI: Mondin, Lo Cicero
QUARTO UFFICIALE: Aureliano
VAR: Di Bello, Longo

AMMONITI: 35′ st Gerson

Juventus-Fiorentina 2-1: comunque campioni! 8, 37…

Oggi non esistono critiche, oggi non devono esserci lamentele, oggi niente lacrime: oggi è festa, la Juve ha vinto con la Fiorentina, oggi siamo campioni d’Italia, oggi è l’ottavo di fila, oggi è il n.37! Matematica arrivata nella maniera più emblematica possibile, di inerzia praticamente, risultato forse anche bugiardo, ma che dimostra la superiorità della Vecchia Signora, capace di forzare per pochi minuti e trovare i tre punti, gli ennesimi di questa stagione. Le analisi troveranno spazio in altro momento, si ribadisce, oggi è tempo di festeggiare e contare, e allora facciamolo tutti insieme.

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci, undici, dodici, tredici, quattordici, quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove, venti, ventuno, ventidue, ventitre, ventiquattro, venticinque, ventisei, ventisette, VENTOTTO, VENTINOVE, 30 (1), 31 (2), 32 (3), 33 (4), 34 (5), 35 (6), 36 (7), 37 (8).

Una cantilena da ripetere con atteggiamento maniaco-compulsivo, perché si rischia di far passare una cosa del genere come normalità, come formalità: no, non lo è, popolo bianconero, un’impresa del genere non è banale, e non si permetta nessuno di mettere in dubbio quanto fatto dal 2012 ad oggi, compresa questa fantastica stagione. Zero spazio alle maledizioni, zero spazio alle ricriminazioni, ai rimpianti. Ripetiamolo ancora: la Juventus è campione d’Italia!

Per i nomi si fa un’unica eccezione: Cristiano Ronaldo. E’ la ciliegina sulla torta a tutto ciò, forse non è stato goduto a pieno dal popolo bianconero, speriamo ci sia presto modo di capire a pieno cosa significhi. E adesso via i tappi!

Fabio Giambò.