Il dilemma di Champions:

Davide Rovati: “Alex metto una lavatrice e ci sono”.

Alex Campanelli: “Salutami Tiago”.

Davide: “Ci sta, sono anche in Portogallo”.

Alex: “Figo come l’articolo stia nascendo da solo…dicevamo?”.

Davide: “La defezione improvvisa di Mario Mandzukic ci lascia un dubbio grande così sulla composizione del nostro 11 anti-Ajax. Dubbio che Allegri ha alimentato in conferenza, prospettando un ovvio ballottaggio fra Dybala e Kean (che poi è ovvio solo per chi ha seguito la Juve negli ultimi 30 giorni) ma senza chiudere la porta a una soluzione ancora diversa. Posto che Douglas Costa, se quella di Allegri non era pretattica, giocherà al massimo una mezz’oretta, ti chiedo: Allegri era serio o trollava? Ma chi può giocare se non uno fra Dybala e Kean?”.

Alex: “(Mi gasa l’incipit, bello) onestamente non credo a una soluzione con Cancelo esterno alto con Bernardeschi dall’altra parte e Cristiano in mezzo, sia perché lui non ha praticamente mai giocato al centro dell’attacco se non nelle primissime uscite della stagione, sia perché non riesco a immaginarmi De Sciglio titolare, con tutto il bene che Max può volergli. Il suo impiego renderebbe la vita difficile all’ala di riferimento, che non potrebbe godere dei vantaggi regolarmente garantiti dalle frequenti e puntuali sovrapposizioni dei nostri titolari. Anche Spinazzola non credo giocherà dall’inizio, non con Neres che potrebbe puntarlo sul piede debole”.

Davide: “A meno che Allegri non abbia individuato nella partnership Bonucci-Rugani (che bene aveva fatto ad Amsterdam) un potenziale punto debole e voglia provare a ripetere l’assetto visto contro l’Atletico Madrid, affiancando a Bonucci due marcatori aggressivi – Can a destra e Alex Sandro a sinistra, già provato in vece di Chiellini. Il resto della squadra si fa da sé: 3-5-2 con Cancelo e Spinazzola in fascia, Bentancur confermato dopo essere stato il migliore dei nostri centrocampisti in Olanda, Bernardeschi vicino a Cristiano, Dybala e Kean come cambio spacca partita. Formazione bella solida, eh? Però ci credo poco. Uno di quei due partirà dall’inizio, e ti dirò, per me meglio Dybala di Kean”.

Alex: “Pur essendo un grande estimatore di Paulo, pur difendendolo quotidianamente dai miscredenti che lo giudicano un mezzo giocatore senza carattere, e che saranno i primi a strapparsi i capelli quando lo vedranno fare magie in Liga, per questa specifica gara penso che sarebbe meglio Kean. I rari duelli aerei e fisici che siamo riusciti a vincere sulla trequarti dell’Ajax ad Amsterdam hanno sempre generato situazioni interessanti, e in questo Kean al momento dispone di più forza addirittura di Mandzukic, mentre ho paura che Dybala da falso 9/trequartista rischi di finire nella ragnatela di de Jong, un maestro nella copertura dei mezzi spazi”.

Davide: “Kean deve giocare questa partita, sarebbe un crimine escluderlo e non sfruttare il suo momento d’oro. Però Allegri ragiona sempre sui 90 minuti – e in Champions è d’obbligo ragionare anche sui 120. Perciò, immaginando una sfida ancora in equilibrio dopo un’ora di gioco, chiunque sia in vantaggio in quel frangente, la carta-Kean me la giocherei in un secondo momento, anche per massimizzare il suo impatto fisico contro una difesa stanca, che lascia tanti spazi. Dybala vive forse il suo periodo più nero da quando è alla Juve, ma la sua Champions finora è stata positiva. E poi senza Mandzukic potrebbe trovare spazi centrali anche in zone più avanzate”.

Alex: “Concordo su Dybala in Champions, e non riesco a togliermi dagli occhi quel periodo tra ottobre e novembre in cui abbiamo giocato magnificamente con lui centravanti, c’è inoltre da aggiungere che l’impatto di Kean dal 1′ in una gara del genere è tutto da verificare, anche se Moise non mi sembra il tipo che soffre eccessivamente la pressione. Nonostante tutto però, continuo ad immaginarmi lui titolare, anche ripensando alle parole di Allegri: “Sarà una partita molto fisica”. Molto dipenderà dalla sua predisposizione al sacrificio, importantissima per il mister”.

Davide: “La scelta di Kean avrebbe anche un significato tattico importante: vuol dire mettere pressione sui centrali, essere temibili in contropiede, allungare l’Ajax, nonché creare spazi per Ronaldo. Dybala chiama invece una partita più “allegriana”, di controllo dei ritmi e degli spazi. Però Paulo ogni tanto si ricorda come si fa la punta – vedere l’attacco alla profondità con cui si è procurato il rigore in Juve-Milan. Se gioca lui, mi aspetto di vedere di nuovo questa parte un po’ dimenticata del suo repertorio”.

Alex: “Esatto, la creazione di spazi per Cristiano è LA chiave della partita, come sempre in coppa d’altronde. Poi è ovvio che una resurrezione di Paulo sarebbe fantastica, e ci regalerebbe un rinforzo importantissimo nel periodo chiave. Notte e sogni lusitani, salutami Andrade”.

Juventibus.