Juve da applausi, 4-0 al Tardini

Una Juve da applausi supera il Parma al Tardini con un sontuoso 4-0. Ai padroni di casa va dato atto di riuscire a impegnare Buffon in qualche occasione, ma la superiorità dei bianconeri è devastante. Kulusevski apre, Ronaldo mette al sicuro il risultato con una doppietta e Morata piazza il sigillo nel finale. Ancor più dei gol però, è l’intensità che la squadra di Pirlo mette in campo per 90 minuti ad essere impressionante.

SUBITO JUVE

La Juve parte decisa e occupa subito la metà campo avversaria, grazie al pressing alto e al fraseggio rapido. McKennie veste i panni del rifinitore e imbecca con un delizioso pallonetto Ramsey che non arriva sul pallone. L’americano ci riprova, trovando la sponda aerea di Morata, ancora per il gallese, il cui suggerimento di tacco verso il centro dell’area viene intercettato. Il Parma non sta a guardare, perché oltre a difendersi con attenzione, cerca il contropiede e, quando lo trova serve il riflesso di Buffon per fermare il destro di Kucka.

KULUSEVSKI, GOL DELL’EX

È la Juve a comandare il gioco. Il pallone viaggia velocemente e dopo la percussione e il sinistro di Bentancur, fermato da Sepe, arriva un’azione a dir poco deliziosa: Alex Sandro riceve sulla sinistra e lascia partire un cross rasoterra che Morata, con il tacco, indirizza verso Kulusevski. Lo svedese non ci pensa un attimo e piazza il sinistro nell’angolino, firmando il classico gol dell’ex.

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RONALDO DECOLLA E RADDOPPIA

Come se nulla fosse accaduto, la Juve riparte e sfonda ancora dalla sinistra, da dove arriva il secondo assist di Morata in pochi minuti. Questa volta il cross a centro area cade preciso sulla testa di Ronaldo che, un anno e un giorno dopo il “decollo” di Marassi contro la Samp, accende ancora i reattori. L’incornata, praticamente dal dischetto del rigore, è impietosa e infila il raddoppio sotto l’incrocio.

BONUCCI SFIORA IL TRIS

È una bellissima gara, interpretata in modo perfetto dai bianconeri, che arrivano ancora al tiro con Ronaldo, che mette a lato di poco, mentre Iacoponi prova a rispondere per il Parma e Buffon è ancora pronto. La sensazione evidente è che la Juve si diverta, perché riescono anche le giocate più complesse, la manovra più che rapida è ipnotica e prima del riposo potrebbe arrivare anche il terzo gol, se il sinistro di Morata non venisse respinto e se il tocco di Bonucci allo scadere fosse indirizzato nello specchio. 

ANCORA CR7!

Basta aspettare tre minuti della ripresa e il tris arriva: Bentancur recupera palla a metà campo, Ramsey parte come un treno verso l’area e allarga per CR7, che incrocia un sinistro chirurgico e infila il pallone nell’angolino.

LA JUVE MARTELLA

Il Parma ha subito un moto d’orgoglio, ma Buffon al Tardini ha motivazioni supplementari e inchioda sulla linea il tentativo di Kucka. L’azione degli emiliani, se mai ce ne fosse stato bisogno, ha il pregio di non far sedere la Juve sugli allori, così i bianconeri ripartono immediatamente a martellare e si continua a giocare in una sola metà campo. Al quarto d’ora potrebbe arrivare il poker, quando Ronaldo, lanciato verso l’area, serve centralmente Morata che però non impatta bene. Sullo sviluppo dell’azione ci prova anche Bentancur dal limite e il pallone esce di poco. Buffon intanto continua a onorare il suo vecchio stadio bloccando in due tempi il tentativo di Bruno Alves dalla distanza. 

MORATA METTE IL SIGILLO

I ritmi calano e arrivano i di Pirlo, con Bernardeschi, Cuadrado e Portanova al posto di Ramsey, Bonucci e McKennie. Il Parma prova ad approfittare del comprensibile rilassamento dei bianconeri con un insidioso sinistro di Gagliolo e con la sventola di Cyprien, che terminano a lato di un soffio. Nel finale Ronaldo lascia spazio a Chiesa e c’è ancora il tempo di vedere il destro di Portanova respinto da Sepe e, soprattutto, il colpo di testa con cui Morata indirizza il traversone di Alex Sandro alle spalle di Sepe. È il 4-0 che incornicia magnifica prova dei bianconeri + 12

PARMA-JUVENTUS 0-4

RETI: Kulusevski 23′ pt, Ronaldo 26′ pt e 3′ st, 41′ st Morata

PARMA

Sepe; Iacoponi (15′ st Busi), Osorio, Bruno Alves, Gagliolo; Kucka (15′ st Cyprien), Hernani, Kurtic (40′ st Brugman), Sohm; Cornelius (16′ st Inglese), Gervinho (1′ st Karamoh)

A disposizione: Colombi, Ricci, Valenti, Balogh, Camara, Dezi, Brunetta

Allenatore: Liverani

JUVENTUS 

Buffon; Danilo, de Ligt, Bonucci (31′ st Cuadrado), Alex Sandro; Kulusevski, McKennie (31′ st Portanova), Bentancur, Ramsey (23′ st Bernardeschi); Morata, Ronaldo (37′ st Chiesa)

A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Frabotta, Dragusin, Rabiot, Da Graca

Allenatore: Pirlo

ARBITRO: Calvarese

ASSISTENTI: Mondin, Baccini

QUARTO UFFICIALE: Prontera

VAR: Di Paolo, Fiorito

AMMONITI: 40′ pt Danilo

Parma-Juve 0-4: Bentornata Juve

Quella col Parma è la classica partita da sottovalutare, come tutte le altre che avevamo catalogato nella caselle “vittorie facili” e finita con le ferite da fasciare e i punti lasciati a sanguinare.
Non c’è più la Juve cannibale che vinceva le sfide già negli spogliatoi, che sicuramente, in un modo o nell’altro, i 3 punti li portava a casa. Non c’era fino alla serata parmigiana in cui abbiamo rivisto, dopo mesi di agonia bestemmie e sbadigli una squadra sicura, decisa e soprattutto costante per 90 minuti.

Quattro a zero è un risultato che spinge più a sottostimare l’avversario, lo stesso che 6 giorni fa aveva imposto il pareggio in casa dei primi in classifica e qualche settimana prima lo stesso punteggio ai secondi, che a elogiare i vincitori.
Però se una squadra va giudicata dal trend e cioè da una serie di partite, non possiamo non notare che dalla sfida del Camp Nou qualcosa è cambiato e finalmente i bianconeri sembrano aver trovato consapevolezza tattica. Fondamentale il passaggio al centrocampo a 3, seppure nella trottola delle rotazioni costanti.

Gli uomini di Liverani sono sembrati penetrabili come il tonno col grissino, la Juve di contro si è presentata con un robatà impasato con farina mista alla calce, senza pietà.
Ha funzionato tutto alla perfezione, dalle prestazioni degli esterni Alex Sandro e Kulusevski (quest’ultimo rientrato dopo qualche assenza che cominciava preoccupare e subito in rete), il terzetto a centrocampo registrato come un orologio (si segnala McKennie sempre più centrale nel gioco), Morata che con un gol e un assist torna normale dopo la serata sciagurata contro l’Atlanta, Ronaldo che mette una doppietta tanto per restare nella sue, irreale media.
A testimonianza della concentrazione mostrata da tutti, Buffon al minuto 79, sacramentando come un veneto, richiama alla concentrazione uno svagato Portanova. Un capitano lo riconosci anche se non ha la fascia al braccio.

Non è una rondine che fa primavera, né sono 3 punti che cambiano il senso e il corso della stagione, ma segnali se ne vedono e sono incoraggianti. Una vittoria larga in una sfida dopo una serie già troppo lunga di match finiti con deprimenti pareggi.
La Juve di Pirlo sembra aver trovato la strada per costruire una squadra degna di questo nome, con un’identità precisa e un gioco riconoscibile.
Bentornata Juventus FC.

E se a gennaio Paratici facesse il miracolo…