«La Juve è eccezionale: lotteremo insieme per vincere»

Le prime dichiarazioni del centrocampista bianconero, oggi in conferenza stampa

«Buongiorno, ragazzi». Sono queste, in italiano, le prime parole di Emre Can con la stampa, in occasione della conferenza stampa di presentazione in bianconero.

Un evento durante il quale Emre, al suo primo giorno di lavoro con i suoi nuovi compagni, ha raccontato da un lato le sue emozioni nel vestire la maglia della Juve, e dall’altro ha spiegato i motivi per cui ha scelto Torino.

«UN GRANDE CLUB, LA JUVE E’ ECCEZIONALE»

«La prima impressione che ho provato nell’essere qui è quella di far parte di un grandissimo Club: si vede da tutto, dalle strutture, dalla sede sociale. Anche Sami Khedira mi ha parlato di quello che avrei trovato qui, e mi ha anticipato che la Juve è eccezionale».

L’INFANZIA E IL BIANCONERO

Il campione bianconero ha raccontato l’aneddoto che aveva anticipato su Juventus.com il giorno della sua firma: «Il mio allenatore era di origine italiana e, quando avevo sei anni, mi parlò benissimo della Juventus, squadra della quale è tutt’ora tifoso, prevedendo per me un futuro in bianconero. Ora io sono qui, lui è felicissimo, e lo sono anche io».

LA MENTALITA’ BIANCONERA

Uno dei motivi che hanno spinto il giocatore a diventare un bianconero è la mentalità del club: «La Juve vuole trionfare, ed è una mentalità che ho anche io. Sono qui per aiutare i compagni, prima di tutto a vincere il campionato e poi a cercare di conquistare anche la Champions League. Tutti insieme, lotteremo per farlo».

LA POSIZIONE IN CAMPO DI EMRE

«Ho parlato con Mister Allegri, ma non di questioni tattiche, dato che abbiamo iniziato oggi. Posso giocare in tante posizioni, ma mi sento maggiormente a mio agio a centrocampo, per dare una mano agli attaccanti, ai difensori e se serve anche al portiere. Uno dei miei idoli? Zidane, che ha lasciato il segno nella storia della Juve».

PRIMO GIORNO DI LAVORO

«E’ stato molto emozionante per me: fino a ora il mio primo giorno in bianconero è fantastico. Ho incontrato i miei nuovi compagni, mi hanno accolto nel migliore dei modi, è andato tutto benissimo

#WelcomeToJu, Emre Can!

“Ciao ragazzi!”, “Ciao Emre!” (la presentazione)

Ci siamo, Emre Can (con la C dolce). La presentazione, il cerimoniale a cui ormai ogni giocatore e ogni società non può e non vuole più sottrarsi.
Che salto triplo avanti anni luce dai tempi delle presentazioni congiunte di Traore e Rinaudo…

La trattativa più lunga dell’epoca AC (avanti Cristiano, poi ci sarà per sempre e inevitabilmente un DC) sfocia in una delle presentazioni meno interessanti e più sottovalutate che pare ricordare la scena di un film di Fantozzi in cui il protagonista è lanciato in aria in trionfo dalla folla salvo poi essere lasciato solo a cadere perché qualcuno ha gridato “tutti a tavola”…
Già, la tavola è apparecchiata ma il piatto forte è preparato dallo chef portoghese di Madeira mentre quello tedesco rischia di cadere di schiena con la ressa scomparsa improvvisamente (non sia mai, visti gli infortuni precedenti…)

Il tedesco si presenta con un “ciao ragazzi” e poi parte con la conferenza, rigorosamente in inglese.
La domanda su CR7 arriva dopo 4 minuti, stoppata subito dall’addetto stampa Enrica Tarchi.
Il sorriso di Emre però parla da solo come a dire “rifammi sta domanda tra 2 mesi che ti rispondo per bene”

Come ogni occasione del genere gli argomenti degni di nota sono pressoché nulli; il tedesco ha ricordato la storia del suo primo allenatore delle giovanili in Germania,  Toni Magliarisi, italiano e grande tifoso juventino che aveva già disegnato per il suo pupillo un futuro in bianconero.

Il nuovo numero 23 ha dimostrato di conoscere la storia della Juventus, compresi gli anni di astinenza da CL, sa benissimo che l’anfora dalla dubbia moralità è il sogno non troppo nascosto della società ma, se ancora non conosce la lingua, ha dimostrato di conoscere la diplomazia dichiarando che “tutti la vogliono vincere”.
Ha detto anche di aver ricevuto offerte da molte squadre importanti ma di aver scelto la Juve colpito dall’ambizione del club e dal suo progetto a cui ha voluto fortemente aderire.

Non ha ancora parlato con Allegri del suo impiego tattico pur avendo chiarito che, nonostante la sua duttilità, il ruolo a lui più confacente resta quello di centrocampista (scoop!) ha invece affermato di aver scambiato 4 chiacchiere su vacanze e ambientamento coi senatori imbeccato dal nostro Edoardo Siddi in modalità “famo sta sceneggiata” cit.

Così, in 16 minuti lordi, compresi convenevoli e foto con maglia in bella mostra termina la presentazione di Emre Can.
C’è da dire che male che vada nulla potrà essere più light di questo, deludente no, perché si sapeva prima, ma è sempre bene tenersi leggeri prima del grande pasto, per non rimanere vittime di un colpo di calore e svegliarsi rimbambiti realizzando di aver fatto un bellissimo sogno sotto il sole di luglio.

Willy Signori.