L’ARRINGA di Aulo Cossu: Due Penne natalizie

Desidero premettere tre ringraziamenti: ai dirigenti, vecchi e attuali, per questo decennio meraviglioso; a Martin Caceres, autore ieri del terzo gol, per le sue indimenticabili zuccate di testa inflitte al Napoli in due diverse epoche; a Beppe Bergomi per la sua ammirevole terzieta’ nel commentare gli episodi.

Due Penne natalizie ieri, dunque. Solo un accenno a La Penna arbitro, perché non sono un piangina; lui ha commesso qualche errore (graziare Borja su tutti), ma la Juve ha fatto davvero pena. Così,  l’espulsione di Cuadrado è stata sacrosanta (sebbene lui inizialmente non l’avesse decretata), al pari di quella non decretata a De Roon per un episodio identico non più tardi di una settimana fa.

L’altra Penna e’ quella del Collegio di Garanzia del CONI, presieduto dall’ex Ministro Frattini e che, a dire di Adl (seguito da uno stuolo di guitti&pennivendoli festanti) avrebbe “fatto giustizia”.

Da avvocato, aspetto con ansia di leggere con quale ardita motivazioni detto organo giudicante abbia potuto sovvertire la durissima decisione di secondo grado, e quindi non mi azzardo a commentarla nel merito.

Posso però fare un paragone. È regola ferrea nella disciplina dei mercati finanziari che le notizie che possono incidere sul corso dei titoli quotati non vengano date “a mercati aperti”. Ieri, la voglia di evidenziare come “fosse stata fatta giustizia”, ha preso la mano del suddetto collegio, precipitatosi a rendere nota la decisione intorno alle ore 18, dunque “a mercati aperti”.

Poiché non sono un piangina e soprattutto perché sono Juventino, mi rifiuto di pensare che la ripetizione di una partita possa avere avuto sulla squadra l’effetto “albergo” di Sarriana memoria (guarda caso: alla vigilia di una partita contro la Fiorentina, anche allora poi vincitrice per 3-0). Anche se temo che sui dirigenti qualche effetto lo abbia avuto, a guardare dalla tensione di Paratici nel pre partita e alla sbroccata di Nedved sullo 0-2 di fronte alla ennesima decisione diciamo controversa della prima Penna

Però quello che questa decisione ha provocato (primo caso nella storia) sulla situazione di Rabiot e’ sotto gli occhi di tutti: formazione rivoluzionata (e avrete già capito che Rabiot non è esattamente il giocatore dei miei sogni) a due ore dalla partita per evitare un sicuro 0-3 a tavolino, poi verificatosi senza nemmeno il tavolino. E state certi che Rabiot non potrà giocare nemmeno contro l’Udinese.

Ma Giustizia era stata fatta, e non si poteva aspettare di comunicarlo il giorno dopo.

Buon natale a tutti, lettura consigliata in questi 4 giorni di reclusione: il libro di Massimo Zampini 3.000 giorni, non per fargli pubblicità (che non gli occorre), bensì per rinfrescarci tutti la memoria su quanti “fine ciclo” abbiamo vissuto dal 2012 a oggi.

Juve – Napoli si giocherà: dov’è il fantomatico “sistema”?

Così alla fine il giorno del giudizio su Juve – Napoli è arrivato. L’assurda quanto incomprensibile decisione di ribaltare l’esito dei primi due gradi a cui i partenopei hanno fatto appello, non fa altro che gettare nuovamente discredito su una Serie A ormai allo sbando. Non ci sarebbe dunque da meravigliarsi che l’appeal intorno al quale ruota il nostro campionato non sia al livello dei competitor europei, visto che i risultati sono quelli del teatro del ridicolo.

Rimanendo in tema teatrale, da registrare il comportamento di De Laurentiis. In quel suo ghigno al momento dell’arrivo al CONI quest’oggi serpeggiava tutta l’aria della stampa “mainstream” che in qualche modo ha spinto verso questa direzione. Lo spettro sul quale possiamo riflettere questi lunghi tre mesi di riflessioni intorno alla ripetizione o meno di Juve – Napoli sono stati molteplici. Non ultimo, il famoso “pizzino” inviato da Luca Lombardo (direttore della Comunicazione del Napoli Calcio) nei confronti del giornalista Carlo Alvino. Un modo come un altro per far tirare il vento dalla propria parte. Un modo come un altro per far intendere a tutti il clima non certo disteso che si respira in Italia per quanto concerne il calcio.

Una deriva che non pare toccare i “piani alti” della Juventus pero’. Come riferisce infatti ‘Sky Sport’, la dirigenza bianconera non sarebbe rimasta “particolarmente turbata” dalla decisione del Collegio di Garanzia del CONI. Ancora una volta il club vuole mantenere quel suo ‘status’ di palese indifferenza. Rigiocarla sul campo dunque, Juve – Napoli. Rigiocarla accettando una decisione senza proferire fiato, senza alzare polveroni, senza appellarsi a presunti quanto astratti “palazzi di potere” o “sistemi a forma di cupola” che negli anni (soprattutto in quell’estate 2006) hanno dipinto un quadro distorto e distopico della realtà.

Un “palazzo” che per l’ennesima volta, proprio come 14 anni fa, ha deciso di remare CONTRO quello stesso arbitrario potere, rappresentato, secondo il popolo degli anti-juventini, da quella stessa Juventus che anche oggi ne esce parzialmente sconfitta. Sappiamo tutti pero’ come Madama è riuscita nel tempo a rialzarsi dopo determinate decisioni: vincendo. E lo farà anche stavolta. Sul campo. Unico e vero giudice di ogni nostra vittoria e di ogni loro sconfitta.