Milan-Juve: ennesimo test Champions per la squadra di Allegri

Domenica sera a San Siro va in scena una delle sfide più affascinanti del campionato italiano: Milan Juventus. La squadra di Allegri torna al Meazza dopo la cocente delusione di Supercoppa persa ai danni dell’Inter. Dalla topica di Alex Sandro, punto più basso della stagione del brasiliano, siamo passati alle gare con Udinese in campionato e Sampdoria in coppa Italia. Nelle ultime tre partite Inter compresa si è percepita un’evoluzione da parte della squadra di Allegri nel gioco.

Una Juve che prova ad aggredire più in alto con l’inter.

La partita con l’Inter non è stata delle migliori, però ha denotato un cambio dell’atteggiamento della Juventus in alcuni tratti del match. Pur costretta dalla qualità di palleggio della squadra di Inzaghi  a stare bassa, la Juve di Allegri ha cercato, specialmente ad inizio azione, un pressing alto. I risultati non sono stati soddisfacenti per due motivazioni principali:

  • La scarsa qualità nei passaggi una volta riconquistata palla. Lacuna più grossa delle ultime Juventus è la scarsa capacità di gestire in maniera qualitativa il recupero palla. Sia che la sfera venga riconquistata bassa che alta la gestione della riconquista è spesso inconcludente, frettolosa e poco pericolosa.
  • La difesa scappa, quando l’Inter si trovava costretta a lanciare lungo le punte o i centrocampisti neroazzurri riuscivano a stoppare palla ed impostare mentre i nostri difensori scappavano verso la porta.

Si riprova con la Sampdoria

Lo stesso tipo di atteggiamento è stato riproposto con la Sampdoria. La scarsa qualità dell’organico blucerchiato ha permesso alla Juventus una pressione costante per tutta la durata del match. Il gol di Dybala è frutto della pressione alta di Locatelli che avviene verso il finale della partita a risultato acquisito. Se il gol, anche per il valore dell’avversario, non è da prima pagina risalta comunque all’occhio l’atteggiamento offensivo e la voglia da parte della squadra di cercare questo atteggiamento per tutta la partita.

Una migliore condizione fisica

La sensazione che da spesso la Juventus, tolto forse Chiesa e qualche altra rara eccezione, è quella di avere poca gamba e poca variazione di ritmo. Finalmente, e dopo molto tempo, la squadra di Allegri ha dato la sensazione di avere il cambio di passo in un buon numero di elementi. Notoriamente le squadre del duo Trombetti-Allegri si esprimono fisicamente da metà gennaio in poi. Il lavoro fatto durante la pausa natalizia sta forse iniziando a dare i suoi frutti. Il match con l’Inter è stato molto fisico, con l’Udinese non è stato buono, con la Sampdoria un picco, c’è curiosità di vedere la squadra domenica sera sotto questo aspetto.

Locatelli Arthur e qualità

La partita con la Sampdoria c’ha regalato dal primo minuto il duo Arthur Locatelli. Con loro in campo tre gol alla Roma di Mou e quattro alla Samp incerottata di Coppa. Questa mossa ci porta a due domande:

  • Scelta dettata dall’avversario?
  • Scelta dettata dallo stato di forma della squadra?

Da molti invocati a gran voce i due centrocampisti più qualitativi della rosa di Allegri hanno disputato un match assieme dal primo minuto. La partita, e soprattutto lo starting list di domenica, ci farà capire se le scelte dell’allenatore sono legate alla qualità dell’avversario o alla convinzione che lo stato di forma attuale permetta di sostenere i due giocatori in campo. Nella formazione iniziale mancava Paulo Dybala. Emblema della qualità bianconera. La sfida che attende la Juventus, prima ancora del mercato e della classifica è quella di riuscire a trovare l’alchimia corretta per mettere in campo gli uomini di maggiore qualità. La partita di Milano ci darà delle risposte.