Ronaldo risponde a Lukic, 1-1 nel Derby

Granata in vantaggio nel primo tempo approfittando di una leggerezza dei bianconeri, ma CR7 pareggi ai conti a una manciata di minuti dal termine

Alla vigilia del 70esimo anniversario della tragedia di Superga, ricordato anche dai tifosi bianconeri con uno striscione meritevole degli applausi dello stadio, il Toro onora il Derby conducendo la partita per quasi un’ora e accarezzando l’idea di vincere per la prima volta allo Stadium. Contro CR7 però, c’è poco da fare: anche se si vede poco, come tutta la Juve, per buona parte della gara, sa sempre come e quando colpire. Lo fa a una manciata di minuti dalla fine, timbrando l’1-1 con cui la va in archivio una stracittadina non memorabile.

TROPPA CONFUSIONE, LUKIC NE APPROFITTA

Allegri ritrova la coppia di difesa Bonucci-Chiellini e, dopo il forfait di Emre Can durante la rifinitura, opta per il 4-4-2, con Cuadrado e Bernardeschi esterni e Ronaldo e Kean in avanti.
L’avvio è nevrotico e sono più gli errori, da una parte e dall’altra, delle giocate riuscite. Così non è un caso che, dopo un quarto d’ora di confusione, il vantaggio granata nasca da uno svarione dei bianconeri: una rimessa laterale battuta in maniera frettolosa costringe Pjanic a inseguire la palla fin dentro la propria area, Lukic però è più rapido, gliela soffia e batte Szczesny infilando nell’angolino.

REAZIONE JUVE, TORO IN CONTROLLO

La Juve si scuote immediatamente. Ronaldo, dopo un bel palleggio in area, libera al tiro Matuidi e Sirigu respinge, poi Cuadrado non arriva per un soffio a deviare in acrobazia il cross di Spinazzola, mentre Ronaldo spara due saette a lato di poco. Il Toro però si ricompatta in fretta e serra i ranghi, concedendo ai bianconeri le fasce, ma facendosi sempre trovare pronto a respingere i suggerimenti di Spinazzola e Cancelo. I granata tengono così il vantaggio fino all’intervallo e anche nei primi minuti della ripresa non diminuisce la loro soglia di attenzione.

RONALDO INCORNA IL PAREGGIO

Uno dei più attivi tra i bianconeri rimane Spinazzola che al quarto d’ora si rende protagonista di una rapida discesa per vie centrali e di un rasoterra insidioso, che termina a lato di un soffio. Per la conclusione successiva, un sinistro di Kean bloccato a terra da Sirigu, si devono attendere altri quindici minuti, chiaro segno della difficoltà dei bianconeri a trovare il giusto varco. A forza di insistere sulla sinistra e di scodellare pallone in mezzo però, Spinazzola riceve il meritato premio, fornendo a Ronaldo un traversone al bacio che il Marziano va a prendere in cielo, sovrastando Bremer, e infila di testa sotto l’incrocio. È il 21esimo gol di CR7 in campionato, il 28esimo stagionale ed è quello che chiude i conti di un match non bello, certo non spettacolare, ma arcigno, nervoso, combattuto… Un vero Derby insomma.

JUVENTUS-TORINO 1-1

RETI: Lukic 18′ pt, Ronaldo 39′ st

JUVENTUS
Szczesny; Cancelo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola; Cuadrado, (33′ st Pereira) Pjanic, Matuidi, Bernardeschi (40′ st De Sciglio); Kean, Ronaldo
A disposizione: Pinsoglio, Del Favero, Caceres, Barzagli, Muratore, Nicolussi Caviglia
Allenatore: Allegri

TORINO
Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; De Silvestri (44′ st Zaza), Meité, Rincon, Lukic (34′ st Aina), Ansaldi; Berenguer (25′ st Baselli), Belotti
A disposizione: Ichazo, Rosati,  Singo, Damascan, Millico
Allenatore: Mazzarri

ARBITRO: Orsato
ASSISTENTI: Tegoni, Lo Cicero
QUARTO UFFICIALE: Maresca
VAR: Giacomelli, Tolfo

AMMONITI: 34′ pt Matuidi, 4′ st Rincon, 23′ st Lukic, 26′ st Bonucci, 37′ st Bernardeschi, 48′ st Bremer

Juventus-Torino 1-1: decide tutto la Vecchia Signora

Giusto per mettere ancora una volta le cose in chiaro, visto che la Juventus falsa e indirizza tutto sempre e comunque, è sempre la Vecchia Signora a decidere chi e perché, anche col Torino: 1-1 coi granata in uno dei derby meno carichi di emotività, per lo meno dal punto di vista bianconero, forse per questo giocato dalla squadra di Allegri con una certa leggerezza, con poca cattiveria, com’è normale che sia in questo momento dell’anno, per questo poco comprensibili i fischi a Cuadrado all’uscita dal campo, per quanto il colombiano stasera abbia giocato una delle partite tecnicamente meno precise della sua carriera. Di questo giochino non è il caso di parlarne, è una perdita di tempo, nel corso della stagione è già stato detto tutto, è comunque un problema da valutare per bene da chi di dovere.

Torniamo alle cose di campo, qual è la prestazione di Spinazzola: un peccato non averlo potuto avere in condizioni tali come stasera, puntando l’uomo, tornando, anche impreciso nei cross, gol di Ronaldo a parte, ma una spina nel fianco di tutta la retroguardia del Torino. Di CR7 inutile continuare a tesserne le lodi, di Chiellini che ne parliamo a fare, ma esistono anche le note dolenti. Il centrocampo in sofferenza, Bernardeschi e Cancelo incapaci di offendere, si è già detto di Cuadrado: aggiungiamoci una condizione fisica precaria ed una serie di infortuni clamorosa, e qui scattano le domande più serie da farsi. Le risposte toccherà darle sul campo nella prossima stagione.

In questa, come detto, l’obiettivo resta solo uno: seminare punti a destra e a sinistra, lo scudetto è vinto, la Champions è andata, quali saranno i compagni di viaggio da casa nostra a partire da settembre lo decideranno i Pjanic a farfalle o i portoghesi volanti. Gli altri scrivano titoloni, si disperano o chissà cosa, o si mettono davanti alla tv a guardare le scene trash con Allegri che dialoga con Adani, o che fa entrare De Sciglio per difendere non si sa cosa in partite come quelle di stasera. Che estate lunga che ci aspetta…

Fabio Giambò.