Senza la Juve?! …si attaccherebbero tra loro!

In questi giorni, come accade spesso in questo periodo dell’anno, dall’era Andrea Agnelli in poi, in cui gli obiettivi per molte squadre iniziano ad allontanarsi e gli animi di conseguenza a scaldarsi, si è creato un clima molto pesante intorno alla Juventus. La richiesta che viene lanciata da più parti, anche attraverso l’uso di un hastag #JuveOut, è quella di poter assistere al campionato di Serie A, senza la brutta e cattiva Juventus.

Senza la squadra che domina sul campo da sette anni, a detta loro, come ben sappiamo, grazie al connubio con arbitri e tv compiacenti.

Abbiamo dunque provato ad immaginare davvero come sarebbe il nostro campionato senza la famigerata squadra bianconera. Si respirerebbe un clima migliore? Lo abbiamo fatto nell’unico modo tangibile e possibile. Ossia attraverso la storia. Prendendo ad esempio tutte quelle Stagioni, annate, o anche semplici casi  in cui la Juventus non era protagonista, e la lotta al vertice, ed ai lamenti e retro pensieri, vedeva soggette tutte le altre squadre.

Il clima era disteso, la categoria arbitrale non era assolutamente soggetta ad attacchi continui, e le procedure ed i regolamenti venivano sicuramente rispettati. ??!!?

Questa raccolta non è ovviamente completa, poter mettere insieme tutte le polemiche ed i veleni del nostro campionato dal momento della sua nascita, è impresa quasi impossibile.

Quindi se qualcuno vorrà poi proporne di nuovi, potrà farlo a commento di questo articolo sui social, usandolo un po’ come thread dell’argomento. Diciamo #SenzaLaJuve.

Iniziamo questa selezione in modo un po’ atipico, andando abbastanza indietro nel tempo.

Un caso che per molti anni è stato definito un Cold case, un caso irrisolto, ma che ha trovato la sua risoluzione solo qualche anno fa. Una vicenda quasi dimenticata anche per le protagoniste coinvolte. Napoli ed Inter, con i partenopei che reclamano ancora oggi un tricolore scippato, ma udite udite, non dalla famigerata famiglia Agnelli, bensì dall’Internazionale di Milano. Scudetto 70-71, a fare luce è l’allora Capitano dei Nerazzurri Sandro Mazzola.

Scorriamo un po’ gli annali. Fine anni 80. Le squadre che dominano in questo periodo sono il Milan di Berlusconi e Gullit ed il Napoli di Maradona. La Juventus sta invece vivendo una piccola grande crisi involutiva post Platini.

Come andavano le cose in quegli anni? Beh ce lo ha ricordato spesso l’allora Presidente partenopeo Ferlaino. Ricordandoci come le regole venivano rispettate e gli arbitri erano scevri da qualsiasi condizionamento.

In questo articolo della Gazzetta dello Sport del 2003, spiega ad esempio come avvenivano in modo assolutamente regolare i controlli antidoping, e come le amicizie con i Designatori e gli arbitri non erano davvero già di uso comune.

Campionati bellissimi e regolari senza la Juventus.

Passiamo ora ad un’altra intervista, sempre relativa a quegli anni, ma dal fronte opposto, ossia dall’allora Allenatore rossonero Arrigo Sacchi.

L’ex tecnico di Fusignano torna sul famoso episodio della monetina di Alemao, che decise la volata scudetto a favore del Napoli nella Stagione 89-90. Addirittura parla di ingerenze politiche, e che non svela altro per paura di ripercussioni.

Insomma, proprio un bel clima senza la Juventus di mezzo, non c’è che dire.

Facciamo ora un salto in avanti. Anno 2008. La Juventus è appena tornata in Serie A, dopo essere stata praticamente rasa al suolo da Calciopoli. Inter e Roma in quel triennio sono le squadre che si contendono il tricolore. In quegli anni certamente le cose andranno bene, non ci saranno sospetti ed ipotesi di complotto. Il clima sarà sereno ed il campionato candido. Beh vi sbagliate. Il Capitano della Roma Totti fu addirittura deferito per aver fatto illazioni sulla regolarità del torneo. Da notare se non altro che, al tempo, venivano presi provvedimento contro i tesserati che lanciavano accuse gravi, oggi al contrario sembra essere tutto permesso.

Vi proponiamo altri articoli di quegli anni. Con Totti che parla chiaramente di “Scudetti rubati”… ed alcune polemiche varie, fatte dall’ambiente romano contro quello nerazzurro. Da una semifinale di Coppa Italia, con Rosella Sensi all’attacco, ad un Inter Roma di campionato, con Spalletti che non ci sta.

Immaginiamo che dall’altra sponda le cose saranno state ovviamente più soft in quel periodo. Viste le ripetute vittorie nerazzurre di quegli anni. Beh… forse sarete sorpresi, ma non è così. Se si ha per natura la tesi del pianto nelle proprie corde, non ci si sottrae facilmente a tale pratica, neanche dopo 4 o 5 scudetti consecutivi. Celebre l’immagine di Mourinho a mimare il gesto delle manette. Era il Febbraio 2010, si giocava Inter Sampdoria, la Juventus non era neanche vera avversaria quell’anno dei nerazzurri, ed il tecnico portoghese esplicò in quell’immagine il suo messaggio anti-potere, contro chi ben non si sa. Televisioni? Arbitri?… Altri gli attacchi portati poi in quegli anni dallo Special One. Qui riportati e commentati in un articolo de Il Tempo.

Andiamo ora ancora un po’ più avanti nel tempo ed arriviamo ad una sfida scudetto abbastanza inedita negli ultimi decenni, ma che caratterizzò, come abbiamo visto, la fine degli anni 80. Stagione 2010-2011. Le due contendenti al tricolore sono il Milan di Allegri ed il Napoli di Mazzarri. Come sarà stato il clima in quella stagione? Il solito. Con il tecnico Napoletano, o il Dir.Sportivo azzurro Bigon che lanciano accuse e sospetti ed il Livornese che risponde alla sua maniera.

Proviamo invece a spostarci per un attimo dalle prime posizioni della Classifica, senza le tensioni dei primi posti, gli animi ed i commenti dei fruitori del nostro calcio saranno sicuramente più moderati e sportivi. Senza la Juventus a dettare legge, accetteranno tutti tranquillamente il risultato del campo. Siamo sicuri??

Qui un articolo di Fiorentina news dell’Aprile 2013. Una testata di parte certo, ma che da ben l’idea del sentimento comune nelle tifoserie italiane. La Fiorentina perderà poi all’ultima giornata la qualificazione in champions league, proprio a favore dei rossoneri, naturalmente tra mille polemiche.

Soffermiamoci un attimo ora invece sulle squadre romane, che nelle ultime stagioni non hanno lottato nessuna delle due per il titolo, e quindi contro la Juventus. Dalla sponda biancoceleste numerosi sono stati però gli attacchi alla categoria arbitrale ed al cosiddetto Palazzo. In particolare nella stagione passata Tare non le ha di certo mandate a dire. E chi ha beneficiato della mancata qualificazione in champions all’ultima giornata dei biancocelesti??… La Juventus??… uhm… ad occhio e croce mi sovviene una squadra di Milano… ma si certo… il famoso “l’ha presa Vecino”. La qualificazione in Coppa l’ha presa l’uruguaiano. La Lazio invece… l’ha presa da un’altra parte. In foto alcune dichiarazioni da Marzo a Dicembre, del dirigente Laziale.

E sponda Roma?…almeno lì, con una Presidenza americana, si vivrà il calcio in modo molto leggero e rispettoso in questi ultimi tempi. Ma c’è qualcosa a Pallotta che invece non quadra molto. Di che si tratta?…  si tratta di strani movimenti di soldi, e di mercati senza senso a suo dire, nella sponda rossonera. Il Presidente statunitense lancia accuse ben dirette e di certo non leggere, ma che volete che sia?… mica parliamo della Fiat e dei suoi operai in rivolta contro l’acquisto di Ronaldo.

Fermiamoci qua va, proviamo ora a riflettere per un attimo. Ma vi possiamo assicurare che se avessimo voluto continuare il giochino, ne avremmo trovate ancora a bizzeffe di grandi polemiche e pianti, senza la Juventus coinvolta. Purtroppo questo è lo spirito guida della nostra cultura calcistica, da sempre. Non si accetta mai il risultato del campo, non si evidenziano mai i propri errori, si cercano sempre motivazioni complottistiche per poter tener calme le proprie tifoserie ed i media delle proprie squadre. Quindi cari amici miei, che vaticinate di un calcio migliore, senza poteri, senza fantasmi ed ombre, in assenza della squadra bianconera… beh sappiate che non sarebbe affatto in questo modo che andrebbero le cose. La storia lo dimostra. Trovereste sempre nuovi mostri alla finestra, nuovi fantasmi dietro una bandierina o ad un fallo, dietro a un arbitro o un designatore. Perché i fantasmi stanno dentro di noi, e voglio usare il plurale, cercando di mettere almeno una volta, infine, tutti sullo stesso piano. Come lo sport e la cultura competitiva dovrebbero insegnare. Provate a ragionarci sopra. Io dico #MindOut. Tirate fuori il cervello.