Il Presidente al termine della sfida contro gli olandesi: «Hanno ampiamente meritato di passare il turno. La Champions per noi era un obiettivo e lo sarà anche l’anno prossimo»
«È stata una bella partita, l’Ajax ha meritato ampiamente di passare il turno e si è visto sul campo». Il Presidente Andrea Agnelli interviene al termine della sfida con gli olandesi riconoscendo i meriti degli avversari, ma anche ricordando, con giustificato orgoglio, che, nonostante l’amarezza per l’eliminazione, la Juventus, oltre ad essere leader del calcio italiano, è ormai una consolidata realtà del panorama europeo: «Da parte nostra c’è la consapevolezza di arrivare da cinque o sei anni nei quarti di Champions League e siamo orgogliosi di portare avanti questo percorso. Si deve fare una valutazione complessiva e ricordare che sabato abbiamo la possibilità di vincere l’ottavo scudetto consecutivo, che abbiamo già vinto una Supercoppa, che abbiamo disputato un grande ritorno con l’Atletico e che qualche anno fa la Juventus era 43° nel ranking europeo, mentre oggi è quinta e questo è il segno di una progettualità che continua. Qualche anno fa la Champions era un sogno, quest’estate era un obiettivo e lo sarà anche l’anno prossimo. Questo significa aver dato una solidità alla squadra. L’undici in campo oggi era relativamente giovane e potrà crescere, dovrà crescere, con Allegri in panchina. La Juventus continua a crescere in campo e fuori dal campo. Abbiamo rinnovato la leadership della società ad ottobre, c’è grande fiducia nel lavoro di Marco Re, di Giorgio Ricci e di Fabio Paratici e c’è la consapevolezza di avere un grande allenatore con noi, con cui ci incontreremo a giugno per portare avanti il progetto tecnico».
Tornando alla doppia sfida con i lanceri, Agnelli sottolinea la bontà del lavoro svolto dal club olandese e l’ottima stagione condotta finora dalla squadra di Ten Hag: «L’Ajax va a cicli, questo è partito qualche anno fa e sono cresciuti nel tempo e non è la singola partita che lo certifica. La Champions è una competizione in cui mezz’ora fatta bene o meno determinano il passaggio del turno. L’Ajax quest’anno ha messo in serissima difficoltà Real, Bayern e Juventus, la prima, la terza e la quinta del ranking europeo e sta giocando un calcio splendido, quindi, pur partendo senza i favori del pronostico, oggi è una seria candidata alla vittoria finale. Questa banda di ragazzi straordinari ora può davvero rinverdire i fasti di un grande passato, perché, non dimentichiamolo, indossare la maglia dell’Ajax vuol dire onorare una grandissima tradizione calcistica. Certo, c’è delusione, ma dobbiamo avere la cultura sportiva di fare i complimenti agli avversari e riconoscere i grandi meriti del mio collega in ECA Edwin van der Sar e di Marc Overmars che hanno costruito questa squadra, crescendo passo dopo passo dopo la finale di Europa League di due anni fa».