Benvenuto in bianconero a Luca Pellegrini!

La Juventus annuncia l’ingaggio del difensore romano, con durata fino al 2023

Nuovo innesto per la difesa bianconera: dal Cagliari, dove ha giocato in prestito dalla Roma la seconda parte della stagione, arriva Luca Pellegrini.

Di seguito il comunicato

ACCORDI CON L’AS ROMA

Torino, 30 giugno 2019 – Juventus Football Club S.p.A. comunica di aver perfezionato con la società A.S. Roma S.p.A. i seguenti accordi:

– acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Luca Pellegrini a fronte di un corrispettivo di € 22 milioni pagabili in tre esercizi. Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quadriennale fino al 30 giugno 2023;

– cessione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Leonardo Spinazzola a fronte di un corrispettivo di € 29,5 milioni pagabili in tre esercizi. Tale operazione genera un effetto economico positivo di circa € 26,6 milioni. 

Terzino sinistro, dotato fisicamente, Pellegrini è molto potente nella corsa, ma anche resistente, il che gli permette di coprire la fascia senza subire cali fisici e mantenendo quantità e qualità costanti.

Cresciuto nelle giovanili della Roma, è proprio con i giallorossi che debutta, nella stagione scorsa, sia in campionato che in Champions League. Proprio nella partita d’esordio (Roma-Frosinone, settembre 2018), sei minuti dopo il suo ingresso in campo, fornisce un assist vincente.

A inizio anno, passa in prestito al Cagliari. 

I suoi dati stagionali parlano di 16 presenze totali in campionato, 2 assist, 71% di passaggi riusciti, 11 occasioni create e 63 duelli vinti. Entrando nella lettura dei numeri, si scopre che Luca è il difensore più giovane ad aver fornito assist nella Serie A 2018/19, nonché secondo difensore più giovane ad aver disputato almeno sei partite in campionato.

Benvenuto alla Juventus, Luca!

In bocca al lupo, Leonardo!

Spinazzola saluta la Juventus: giocherà nelle fila della Roma

Si interrompe il rapporto fra la Juventus e Leonardo Spinazzola.

Il calciatore, infatti, vestirà nel prossimo campionato la maglia della Roma.

Il talento di Leo non è mai stato in discussione, e allo stesso modo la serietà, l’impegno, e l’abnegazione di un calciatore che, in una stagione, ha recuperato completamente dopo un brutto infortunio, si è rimesso in gioco e ha saputo conquistarsi lo spazio di 12 partite in maglia bianconera, 10 in campionato, una in Coppa Italia e una in Champions League.

La Juve e Spinazzola si conoscevano già, per i due anni trascorsi insieme nelle fila della Primavera, dal 2010 al 2012, con una brillante vittoria nel Torneo di Viareggio.

E la sua qualità sulla fascia si è fatta notare anche in questa stagione: ha tentato in media 4.2 dribbling ogni 90 minuti, record tra i difensori bianconeri. A Leo non è mai mancata l’intraprendenza: in media ha tentato 1.09 conclusioni ogni 90 minuti, e con 1.1 cross su azione riusciti ogni 90 minuti, è il difensore juventino che ha fatto meglio nella stagione appena conclusa.

Ringraziamo Leonardo, e gli auguriamo ogni bene per il proseguimento della sua carriera.

La scheda di Luca Pellegrini7 min lettura

30 Giugno 2019

Lo scambio di mercato lampo, a ridosso della “scadenza contabile” del 30 giugno e quindi della chiusura dei bilanci, ha portato Leonardo Spinazzola alla Roma e Luca Pellegrini – più un conguaglio di 10 milioni di euro – alla Juventus. Lo scambio è stato estremamente rapido, nel senso che nessuna testata giornalistica lo aveva anticipato, ed anzi i maggiori giornalisti di calciomercato (Di Marzio e Agresti in primis) si sono mossi solo ad operazione praticamente conclusa nella serata di venerdì 28. Da qui la sorpresa generale. Tralasciando il giudizio sulla bontà o meno dell’operazione (in sé, ma anche all’interno della finestra di mercato tutta), la Juventus si ritrova in rosa un calciatore sconosciuto ai più, ma di cui gli osservatori hanno già ben presenti pregi e difetti. 

Luca Pellegrini nasce a Cinecittà, nel quadrante sud-est di Roma, il 7 marzo 1999; 178cm per 72 chilogrammi, presenta una struttura mesomorfa leggera ma già strutturata. Dopo una pre-adolescenza nelle diverse squadre-satelliti della Roma sparse per la capitale, arriva in giallorosso nel 2013. Comincia dai giovanissimi e arriva, completando tutta la trafila, in prima squadra. 

Capacità fisiche e atletiche

Nella rivisitazione contemporanea del ruolo di terzino, Luca Pellegrini occupa uno slot che potremmo collocare a metà strada tra la scuola tradizionale italiana e l’evoluzione che sta segnando il calcio internazionale degli ultimi dieci anni. Pellegrini abbina una buona resistenza ad una velocità massimale alta, tale da permettergli di spiccare tra i pari ruolo e anche tra i pari età. La resistenza si manifesta in un fondo atletico notevole, che gli consente – ad esempio – recuperi non banali in situazioni potenzialmente di svantaggio. La rapidità dei primi passi è molto buona, coadiuvata anche da un buon set di riflessi, che gli permette di liberare una notevole esplosività. Per questo motivo è dotato di un buon anticipo, che – se dovesse migliorare le doti di lettura – diventerebbe certamente una delle sue qualità migliori.

Il fisico nella media non lo mette in condizione di reggere duelli fisici con avversari di stazza o di peso superiore, né di contrastare efficacemente sui duelli aerei, ma ha una buona resistenza e “caparbietà” contro avversari paragonabili. 

Pellegrini ha una buona falcata, una corsa fluida in cui si nota però ancora qualche elemento antieconomico (la testa all’indietro negli allunghi, il movimento delle braccia molto ampio anche senza avversario accanto). Una caratteristica che gli permette di offrire costantemente sovrapposizioni (e persino sovrapposizioni interne) all’esterno o alla mezzala di riferimento, facendo progredire l’azione in maniera rapida e generosa. Tutte doti che gli consentono di interpretare il ruolo con un’ottima condizione atletica, fondamentale anche per il “tipo” di terzino che è e che vorrà diventare. 

Deve essere invece messo in condizione di migliorare la postura, specialmente quando gli si presenta davanti un avversario per un potenziale uno contro uno. Ancora piantato sugli appoggi e con un cattivo orientamento del busto, rischia di dover assecondare le proprie letture senza una preparazione corporea adeguata, il che può sfociare in una sanzione disciplinare.

Abilità tecniche

Le buone qualità atletiche si coniugano in Pellegrini con una buona tecnica di base. In lui vediamo ottime capacità di controllo della sfera, anche ricevendo (per ruolo) passaggi lunghi e non rasi al suolo. Il controllo ha una valorizzazione ancora migliore in accelerazione e soprattutto in velocità. Non eccelle nel controllo in progressione, e anzi tocca la sfera un numero mediamente basso di volte per metri percorsi, ma è in grado di superare gli avversari in scioltezza dosando bene l’allungo della palla per poi passarli in velocità. 

Mancino naturale, sa calibrare molto bene anche i passaggi di corto e medio raggio, che indirizza sempre abbastanza bene. Grazie al buon controllo e alla capacità di liberarsi velocemente ed efficacemente del pallone, è particolarmente adatto ad associarsi in spazi stretti, soprattutto se il ‘duetto’ gli permette conseguentemente di liberare la progressione. Va comunque messo in condizione di poter giocare a (almeno) due tocchi se in azione corale. 

Da terzino “di spinta” con ottima corsa, arriva spesso sul fondo dove può dar sfoggio della versatilità del suo piede sinistro. I cross si distinguono sia per qualità che per rapidità di esecuzione ed il ventaglio di scelte è davvero impressionante. È in grado di servire palle veloci e tagliate, e non disdegna soluzioni più ardite, come come un traversone più arretrato che passi tra terzino opposto e centrale. Specialità della casa sono i cross all’indietro e radenti l’erba una volta che riesce a penetrare nell’area di rigore, un’arma offensiva importantissima nel calcio moderno. 

Nel bagaglio tecnico del ragazzo non possiamo non citare la predilezione per alcuni numeri ad effetto, come i dribbling con il tacco o i cross con l’esterno del piede. Se imparasse a dosarne la frequenza e a focalizzarne l’utilizzo, sarebbe sicuramente una qualità dirimente in situazioni dove la tattica individuale è fondamentale.  

Abilità cognitive

Luca Pellegrini è un terzino che fa ancora molto affidamento sul proprio istinto e sulle proprie letture immediate. Questo ovviamente comporta dei rischi, ma può anche pagare degli alti dividendi se tali scelte risultano poi azzeccate. Ad esempio, si fida molto delle sue capacità atletiche: se da un lato tale attitudine lo porta a chiamare la fuga della difesa superando l’avversario in velocità, dall’altro in non possesso ogni tanto risulta irruento e fuori luogo. È un terzino che ama uscire in anticipo sull’avversario spalle alla porta: una scelta non conservativa che può produrre buoni vantaggi se indirizzata a dovere. L’aggressività senza palla è comunque un fattore da tenere sott’occhio, soprattutto in mancanza di struttura tattica a tamponarne gli effetti negativi – per lo più disciplinari. 

Con il pallone tra i piedi non ha le letture giuste per premiare un taglio profondo di un attaccante, ma un contesto tattico più promiscuo potrebbe aiutarlo in questo senso. 

Salute

Non si può parlare di Luca Pellegrini senza citare i due brutti infortuni subiti nel 2017. A soli 18 anni infatti si procura una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Un infortunio pesante, che a quell’età può persino pregiudicare la carriera ad alti livelli. Come se non bastasse, al rientro in campo con la Roma primavera, si infortuna di nuovo (e di nuovo gravemente): rottura della rotula sinistra, un infortunio che in molti collegheranno al precedente. Se questi due infortuni sembrano brillantemente superati, è comunque normale offrire un supplemento di attenzione all’integrità fisica di un ragazzo che ha subito due stop prolungati e di tale entità.

Se dovesse continuare a dimostrare di esserseli messi alle spalle, la Juventus potrà contare su un terzino di potenziale assoluto e di orizzonte assicurato. Dovrà “solo” aiutarne la crescita.

GIUDIZIO DELL’AUTORE SULLE ABILITA’ ATTUALI
(caratteristiche) Qualità fisiche80%0100Qualità psicologiche60%0100Qualità tecniche75%0100Qualità tattiche65%0100Fase di possesso75%0100Fase di non possesso50%0100

Chi è Luca Pellegrini

Luca Pellegrini sarà probabilmente un nuovo giocatore della Juventus, e prenderà il posto di Leonardo Spinazzola, che farà il percorso inverso andando a vestire la maglia della Roma. Nato nella Capitale il 7 marzo 1999, è approdato alla Roma a 12 anni dopo aver fatto la scuola calcio da bambino nel Cinecittà Bettini.

Già accostato negli anni scorsi alla Juventus, la sua crescita aveva subito una frenata dopo la lesione del legamento crociato e la frattura della rotula durante la stagione 17/18, quando sembrava già destinato a diventare una seria alternativa al titolare, Kolarov.

Nell’ultima stagione, definitivamente ultimato il percorso di riabilitazione, è stato lanciato da Di Francesco come alternativa al serbo sulla corsia mancina giallorossa, esordendo anche in Champions League. Pellegrini si è distinto con buone prestazioni sia in fase di possesso sia difensivamente. La seconda parte di stagione, con la maglia del Cagliari, ha dato un’ulteriore impennata alla sua parabola.

In questi ultimi mesi in Sardegna, Pellegrini è sembrato essere uno degli esterni più costanti ed efficaci in Serie A. Grande potenza nella corsa, sprigiona velocità sia nello scatto breve, sia sul lungo. Grazie al suo atletismo regge benissimo anche i compiti dispendiosi richiesti ai terzini moderni nell’arco dei 90 minuti, coprendo la fascia con grande costanza e facendosi trovare pronto come alternativa in ampiezza anche nelle zone più avanzate, per poi ripiegare rapidamente in caso di transizione negativa.

La potenza e lo sviluppo ipertrofico degli arti inferiori non si vede solo nell’esplosività sul breve, ma è anche un’arma provvidenziale nell’assorbimento dei contrasti fisici più duri. Questo aspetto gli ha consentito di specializzarsi come terzino sinistro. È un mancino naturale, dotato di buona sensibilità tecnica nel controllo e nel fraseggio, tanto da essere stato utilizzato talvolta come esterno di centrocampo e da interno (come nel mondiale U20 appena trascorso).

Pellegrini ama giocare in proiezione offensiva, ma avendo assorbito le consegne della linea a 4 già nel settore giovanile della Roma, è molto attento al presidio della zona ed ha una buona attitudine difensiva individuale: reattività e anticipazione nelle diagonali difensive profonde, e una buona (ma ancora forse troppo intrepida) scelta del tempo di intervento e nell’anticipo.

È dotato di una conduzione molto efficace, e con essa è in sfruttare con grande velocità gli spazi che si aprono di fronte, arrivando spesso e volentieri sul fondo grazie alle capacità associative con il compagno di turno.

In fase di rifinitura esibisce una notevole visione della giocata, riuscendo ad alternare ogni tipo di assistenza possibile agli smarcamenti dei compagni.

Doti tecniche e tattiche da non sottovalutare in ottica Juventus, soprattutto sotto la guida di Sarri. Le capacità associative, la rapidità di fraseggio, l’attenzione e l’abitudine a giocare in una linea difensiva a 4, la naturalezza con cui affronta anche situazioni in zone più interne del campo, sono tra le principali caratteristiche che fanno di Luca Pellegrini un importante obiettivo da regalare a Maurizio Sarri, per una rosa adatta alla sua filosofia.