Chiesa, CR7 e Morata, 3-0 alla Dinamo

Juve-Dinamo regala due novità assolute, la prima direzione di gara di un arbitro donna, la signora Frappart, e il primo gol in bianconero e in Champions di Federico Chiesa, e due certezze: il timbro di Ronaldo, che segna il gol numero 750 in carriera, e quello di Morata, alla sua sesta rete in cinque gare di Champions. La Juve, già matematicamente qualificata agli ottavi, ottiene così un convincete 3-0, che rappresenta un ottimo viatico in vista del derby di sabato.

CHIESA, PRIMO TIMBRO

Il ritmo non è forsennato, ma la Juve prende subito possesso del campo e cerca spesso di aprire il gioco, in particolare sulla destra con Chiesa, autore di due buone conclusioni nei primi minuti. La prima vera occasione nasce dal tocco di Morata sul cross di Bentancur, con Ronaldo che non riesce a intervenire dopo la respinta di Bushchan. Poco dopo però la deviazione vincente arriva ed è ancora opera di Federico Chiesa, che stacca sul cross dalla sinistra di Alex Sandro e infila di testa il suo primo gol con la Juve.

RONALDO, CHE TRAVERSA!

Dopo il vantaggio la Juve è tutt’altro che appagata e anzi accelera la manovra. Il cambio di gioco di Demiral pesca in area Alex Sandro, che controlla perfettamente un pallone non semplice e appoggia per Ronaldo. Il tiro del portoghese è a colpo sicuro, ma si stampa in pieno sulla traversa.  Quando i bianconeri lasciano spazio agli ucraini però i rischi arrivano e al 40′ serve un superbo intervento di Szczesny per respingere il sinistro ravvicinato di Tsygankov, liberato al tiro dalla sponda di Verbic. Nel finale di tempo la Dinamo è più attiva, ma Szczesny neutralizza anche il destro di Rodrigues e manda la Juve negli spogliatoi sopra di un gol.

CR7..50

L’avvio di ripresa conferma le intenzioni degli ospiti, per nulla rassegnati e spesso presenti nella metà campo bianconera e Szczesny deve ancora intervenire per togliere dallo specchio il tiro-cross di Tsygankov. Dalla parte opposta si fa vedere Ronaldo, che costringe Bushchan a volare per mettere in angolo il suo destro dal limite. CR7 si rifà comunque poco dopo: sull’accelerazione e il diagonale di Chiesa, Morata anticipa Buschan e il pallone termina sui piedi del portoghese che, dopo aver seguito l’azione, deve solo spingere in rete a un passo dalla linea di porta il suo 750esimo gol in carriera.

LA FIRMA DI ALVARO

Non è finita. Pirl inserisce forze fresche, Danilo e Bernardeschi al posto di Bonucci e Ramsey e la Juve gioca sul velluto, anche perché la Dinamo si scopre; McKennie ha campo per impostare la ripartenza e Chiesa, dopo l’ennesima discesa, innesca Morata. Due tocchi in area e terzo gol piazzato nell’angolino basso alla sinistra di Buschan. La partita è chiusa, ma c’è ancora il tempo di assistere all’esordio di Dragusin, che rileva Demiral, e a qualche azione pregevole, come quella che porta Bernardeschi a sfiorare il poker, con un tiro da distanza ravvicinata, respinto da Buschan. Nell’ultimo quarto d’ora c’è spazio anche per Arthur e Kulusevki, in campo per Bentancur e Chiesa, ma la gara non ha più molto da offrire. Il 3-0 finale premia la buona prova dei bianconeri, che la prossima settimana al Camp Nou, proveranno a superare il Barcellona per ottenere il primo posto nel girone. Impresa non semplice, perché si dovranno comunque segnare almeno tre gol.

JUVENTUS-DINAMO KIEV 3-0

RETI: Chiesa 21′ pt, Ronaldo 12′ st, Morata 21′ st

JUVENTUS
Szczesny; Demiral (24′ st Dragusin), De Ligt, Bonucci (17′ st Danilo), Alex Sandro; Chiesa (31′ st Kulusevski), McKennie, Bentancur (31′ st Arthur), Ramsey (17′ st Bernardeschi); Morata, Ronaldo

A disposizione: Pinsoglio, Cuadrado, Frabotta, Rabiot, Portanova Da Graca, Dybala
Allenatore: Pirlo

DINAMO KIEV
Bushchan; Kedziora, Zabarnyi, Popov, Mykolenko (39′ st Karavaiev); Shepeliev (27′ st Garmash), Sydorchuk, Shaparenko; Tsygankov (46’st Liedniev), Verbic (27′ st Supriaha), Rodrigues (27′ st De Pena)

A disposizione: Boyko, Nescheret, Baluta, Shabanov, Andriyeskiy, Clayton, Syrota
Allenatore: Lucescu

ARBITRO: Frappart (FRA)

ASSISTENTI: Zakrani (FRA), Rahmouni (FRA)

QUARTO UFFICIALE: Abed (FRA)

VAR: Millot (FRA), Willy (FRA)
AMMONITI: 10′ pt Bentancur, 27′ pt Zabarnyi, 36′ st Shaparenko

La Juve c’è, 3-0 alla Dynamo. Pirlo: “Andrò avanti per la mia strada”

Juve supera Dynamo Kiev con un secco 3-0. Buona prestazione di Chiesa, meno quella complessiva dei bianconeri. La penserà così anche Mister Pirlo?

“Non si può avere sempre la palla, ogni tanto si può anche soffrire. Nessuna squadra ha mai il predominio per 90 minuti. Sono soddisfatto dell’approccio mentale dei ragazzi” – Sicuramente il risultato è piacevole alla vista, meno la prestazione. La partita non si è complicata solamente grazie ad un super Szczesny. Manca solidità difensiva e coordinazione in pressing: anche un giropalla di media velocità basta a saltare la nostra pressione. Detto questo, complimenti ai ragazzi: un 3-0 in CL va accolto con il sorriso a 32 denti.

“Quella di ieri era una battuta [dò fastidio a qualcuno]. So che sono giovane e devo migliorare, ma andrò avanti per la mia strada” – Mister, se c’è un allenatore su cui la stampa punta sei tu! Però questo Pirlo “stuzzicante” è inedito ed interessante. Prima imputa alla squadra un’evidente mancanza di personalità, poi manda frecciatine alla stampa aver interpretato maliziosamente le sue affermazioni. Pop Corn!

“Non dobbiamo accontentarci di giocare le partite tanto per: siamo già qualificati, ma ogni vittoria per noi è un segnale positivo importante” – Stasera era la classica situazione da massimo risultato con minimo sforzo e così è stato. Per altri livelli agonistici, bisognerà aspettare derby e Barcellona: lì si dovrà costruire autostima.

“Morata è arrivato alla Juve molto giovane, ha affrontato un lungo percorso arricchito dalle esperienze di Londra e Madrid. Qua si sente a casa e libero mentalmente. Lo volevamo a tutti i costi” – Alvarito è arrivato bambino, partito adolescente e tornato adulto. Sicuramente sentirsi apprezzato da società e staff tecnico aiuta il rendimento. Ma non solo: è uno dei pochi a cui la squadra si aggrappa nei momenti di difficoltà. Che Morata sia lanciato verso il ruolo di leader silenzioso?

“Mi sento pronto per il Camp Nou. Erano i match più facili da giocare, spero anche i più facili da preparare. Sono partite che svoltano le stagioni: andremo là per vincere. Ma ricordiamoci che prima c’è un derby da giocare e da conquistare” – Pirlo è giovane e si vede da questi dettagli: quanti allenatori avrebbero parlato di Barcellona con il Torino alle porte? Pochi, pochissimi. Infatti, sul finire della risposta non poteva mancare un accenno al derby. Occhio: la sfida con i granata è anche più importante di quella contro i blaugrana.

“Sono contento per Federico [Chiesa]. Deve essere già pronto a chiudere l’azione in area quando si sviluppa gioco dalla parte opposta del campo” – Complimenti Fede! Questa sera primo di (speriamo) tanti goal in bianconero.

Riccardo Sgroi.

Juve, hai rimesso la Chiesa al centro del villaggio

Juventus – Dynamo Kiev porta la firma di uno straordinario Chiesa. L’esterno ex viola è stato protagonista assoluto con un gol (strano a dirsi di testa) e due assist. Oltre al numero 22, da registrare il timbro del cartellino del solito tandem d’attacco affidabile per rendimento ma anche per cattiveria sotto porta.

Una produzione offensiva, quella della Juventus, che è stata di buon livello. La squadra di Pirlo non ha dato mai la sensazione di spingere davvero troppo sull’acceleratore e anche gli uomini impiegati (e ruotati) permettono un turnover ottimale in vista del derby di sabato prossimo. Nonostante una Dynamo che obiettivamente si giocava più della Juventus questa sera con il terzo posto che vale l’Europa League, i bianconeri hanno sempre tenuto in mano il pallino della situazione.

Una gara dal risultato ampio che pero’ non deve far cadere nei facili entusiasmi, viste due o tre parate abbastanza decisive da parte di un sottovalutato Szczesny. Il portiere polacco, soprattutto sul finire della prima frazione di gara, ha retto in piedi la baracca e si è dimostrato ancora una volta più utile di quanto il pensiero comune possa ritenere.

Nel 3-0 di Juventus – Dynamo Kiev pero’ i ragazzi di Pirlo hanno portato al tiro quasi tutti i loro effettivi. Si è visto inoltre un Alex Sandro in grande spolvero e un McKennie a livelli di pressing massimali. Tanti gli aspetti positivi, che rimandano al mittente i cattivi pensieri che giustamente sono emersi in questi ultimi giorni post Benevento. Che poi tutti abbiano fatto una grande partita intorno e per CR750 (tanti quanti i gol siglati in carriera) non è assolutamente un caso.

Valerio Vitali.