San Cesario. «Diceva che avrebbe potuto vivere solo qui a San Cesario. Ovunque andava trovava qualcuno che lo salutava, che lo fermava per parlare». Sono tanti i ricordi che s’intrecciano sul suo nome di Mario Ferri, 75enne sancesarese deceduto nella notte tra giovedì e venerdì. Significative sono le parole di Alfredo Medici, che con lui ha condiviso tanti momenti. «Era un personaggio particolare, buono, fuori dal comune, di quelli che oggi non se ne trovano più. Mario gestiva lo Juve Club di San Cesario e di Modena, che riuniva i tifosi juventini della zona. Era diventato il nostro presidente un po’ per gioco e un po’ per passione, ma poi ha ricoperto quella carica. Quando la Juve andò in B facemmo le elezioni e questo gruppo che confluì nella Juventus club di Modena. Lui si occupava dell’organizzazione delle trasferte, della distribuzione dei gadget, degli eventi dei soci. Quando c’era qualcosa da sapere chiedevamo a lui, perché lo sentivamo, anche in modo giocoso, “vicino alla squadra”. Una persona alla mano che riusciva a parlare con chiunque, andava allo stadio con persone anche più giovani, a volte sconosciute e non aveva problemi a parlargli».
Mario era stato dimesso l’11 dicembre dal policlinico, ma le condizioni nei seguenti non erano affatto positive, con picchi di debolezza È stato ricoverato nuovamente e nella notte di giovedì scorso se n’é andato.
«La notizia ci ha colto alla sprovvista – continua Medici – è un profondo dispiacere. Mario aveva tante storie da raccontare, era estroverso, aveva tanto da dare. Sono una infinità gli aneddoti che lo riguardano, che i sancesaresi della nostra generazione sanno a memoria. Era una persona molto giocosa, che non aveva paura ad aprirsi agli altri. Se vivi a San Cesario sicuramente lo conoscevi, non poteva essere altrimenti».
M.V.