«Equilibrio e lucidità»

Il tecnico alla vigilia della gara di Champions con lo Sporting: «Sarà una partita complicata, hanno un allenatore esperto, giocatori tecnici e una buona organizzazione difensiva»

La gara contro lo Sporting CP arriva nel miglior momento possibile. Perché non c’è nulla che possa far dimenticare una sconfitta come il tornare subito in campo. Massimiliano Allegri lo sa bene e invita i suoi uomini ad affrontare la sfida contro i lusitani con la giusta determinazione, ma anche con la calma necessaria a giocare con lucidità.

Questi i temi affrontati dal tecnico nella conferenza stampa tenuta alla vigilia della partita:

EQUILIBRIO

«Tra noi deve regnare l’equilibrio: non possiamo deprimerci per il pareggio di Bergamo e la sconfitta con la Lazio, perché non siamo assolutamente in crisi, semplicemente abbiamo fatto un punto in due partite. Dobbiamo lavorare sugli errori commessi, ma è una questione di attenzione e gestione della partita. Abbiamo fatto un buon inizio di stagione e sarà molto lunga. Il Napoli sta facendo grandi cose, sarà un gran campionato, già mi immagino come sarà bello preparare gli scontri diretti a marzo. Ora però conta solo la gara di domani con lo Sporting».

LA GARA CON LO SPORTING

«Domani sarà una partita complicata, contro una squadra che ha un allenatore esperto, giocatori tecnici e una buona organizzazione difensiva. È matematico: vincendo le due partite con lo Sporting saremo qualificati, altrimenti dovremo fare punti con il Barcellona e poi vincere in Grecia. Bisognerà sbagliare poco tecnicamente e mantenere lucidità per tutta la gara, cosa non accaduta contro la Lazio. Su questo dovremo lavorare: imparare a gestire gli imprevisti con sicurezza».

SU DYBALA

«Con Paulo ho parlato ieri Può capitare di sbagliare, ma il rigorista rimane lui.. Anche nella sua gestione deve arrivare a un equilibrio: dopo le prime giornate era stato paragonato a Messi… Questo momenti fanno parte del percorso di crescita di un ragazzo, di un giocatore straordinario, che non si deve deprimere se sbaglia due rigori o esaltarsi se segna una tripletta. È sereno, sta bene fisicamente ed è tornato molto carico».

SU PJANIC

«Pjanic sa far girare il pallone velocemente, è recuperato e può giocare titolare. Avere al fianco un giocatore come Matuidi che corre, pressa, porta dei vantaggi. Non so ancora chi giocherà, ma gli unici fuori sono Marchisio, che sta procedendo bene, Howedes, De Sciglio e Pjaca».

«Come un sedicesimo di finale»

«Con lo Sporting tra andata e ritorno ci giochiamo il passaggio del turno»

Sei punti in due partite, per strappare il biglietto per gli ottavi di finale. La doppia sfida contro lo Sporting per la Juve vale la qualificazione al successivo turno di Champions e Giorgio Chiellini, alla vigilia del primo atto, non manca di sottolinearlo. Queste le parole del difensore, che oggi ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa:

UN SEDICESIMO DI FINALE

«Dobbiamo capire i momenti della partita e i pericoli che si presentano. Per le qualità che abbiamo a volte pensiamo che sia tutto troppo facile e appena diminuisce quella “sana paura”, si rischia con tutte. La gara di domani esula da tutto questo, ci giochiamo il passaggio del turno in andata e ritorno, in fondo è un sedicesimo di finale, perché probabilmente il Barcellona arriverà primo e l’Olympiacos difficilmente riuscirà a qualificarsi».

SULLO SPORTING

«Lo Sporting è migliorato rispetto allo scorso anno, ha giocatori importanti, un buon allenatore e si difende bene. Era sicuramente la squadra più forte della quarta fascia e abbiamo tanto rispetto per loro, sapendo che sarà anche difficile giocare in uno stadio caldo come l’Alvalade».

UNA JUVE DIESEL

«Negli ultimi anni siamo sempre stati un buon diesel e stiamo facendo più o meno il percorso dello scorso anno e di tre anni fa. Due anni fa abbiamo fatto peggio… Ci vuole pazienza, il nostro obiettivo è arrivare pronti a marzo. Ora è importante riuscire comunque a fare punti. L’inizio di stagione è stato buono, abbiamo due punti in meno dello scorso anno e dobbiamo rimanere sereni, perché il nervosismo non porta nulla di positivo. Siamo consapevoli di dovere dare qualcosa in più ma siamo un gruppo di persone intelligenti e consapevoli, che sono convinto risponderà presente già domani».

LA PARTITA CON LA LAZIO

«C’era rammarico, perché era tanto che non perdevamo in casa. Dobbiamo volere il risultato con più forza e il resto viene di conseguenza. È stato anche un week end particolare, perché la Nazionale ci ha tolto energie nervose, visto che il momento è importante, sia per noi che per i sudamericani. Non sono alibi, ma sono tutti aspetti che hanno influenzato anche la partita con la Lazio».

L’INSERIMENTO DEI NUOVI

«Qualche difficoltà all’inizio c’è sempre: Dani Alves non si era inserito subito e Miralem e Gonzalo non avevano giocato le prime partite. Il percorso di adattamento è fisiologico, poi qualcuno ha la fortuna di entrare prima, come Matuidi e Bentancur che, visti i tanti infortuni, hanno dovuto giocare subito».

CAMPIONATO PRIMO OBIETTIVO

«La Juventus, dal Presidente in giù pensa sempre al campionato, perché si può arrivare alla Champions solo facendo bene in Italia. Fossilizzarsi su un torneo che prevede tredici partite per arrivare alla finale sarebbe sbagliato, perché ci sono combinazioni di tanti fattori che possono portarti in fondo».

IL RINNOVO

«Non ne ho ancora parlato e non ci penso, perché quando sarà il momento basteranno cinque minuti, caffè compreso…».