I commenti dopo Juve-Bologna

Due gol e una valanga di occasioni create. La partita contro il Bologna soddisfa lo spettacolo e la classifica dei bianconeri, che guadagnano tre punti pesanti e sfoderano una prestazione brillante e convincente, che non può lasciare soddisfatto mister Pirlo. Queste le sue parole, oltre a quelle di McKennie e Cuadrado, al termine dell’incontro.

ANDREA PIRLO

«Era importante dare intensità al nostro gioco e l’abbiamo fatto bene soprattuto nel primo tempo, quando abbiamo creato molte occasioni. È stata una buona gara, contro una squadra che pressava molto, ma siamo stati bravi a trovare gli spazi. Dopo San Siro ci siamo ricompattati, vedendo dove avevamo sbagliato e capendo che siamo una squadra forte e che il nostro destino dipende solo da noi. A volte subiamo qualche ripartenza, ma quando si portano tanti giocatori in fase offensiva. Piuttosto avremmo dovuto sfruttare meglio le tante occasioni create ed è quello che ci fa più arrabbiare. Arthur? Preferisce giocare più avanzato lasciando i compiti difensivi a un a compagno. Ha grande visione di gioco e i tempi giusti per farci uscire dalla pressione avversaria. Ho inserito Morata perché volevamo avere più peso in fase offensiva, anche perché si stavano creando più spazi».

La Juve c’è, 2-0 al Bologna. Pirlo: “Abbiamo fatto bene. Chiellini rientro importante”

Da domenica a domenica: sono passati sette giorni, ma sembrano trascorsi mesi. La Juve conquista 3 preziosissimi punti battendo 2-0 il Bologna. Ecco tutte le dichiarazioni post-partita di Mister Pirlo.

“Era importante dare intensità, nel primo tempo l’abbiamo fatto bene. Se non riesci a fare goal, le partite rimangono in bilico. Siamo stati bravi a trovare gli spazi che ci lasciavano” – Un po’ di intensità l’abbiamo messa noi, un po’ il Bologna non è stato in grado di alzare il ritmo a dovere. Nel primo tempo, partita a senso unico; nel secondo molti più rischi e venti minuti più che traballanti. Poi, presa la misura al loro pressing, abbiamo trovato molto bene spazi in ripartenza concretizzando troppo poco rispetto a quanto creato. Nel concreto, cosa più importante, abbiamo ottenuto una vittoria fondamentale.

“Abbiamo parlato io ed Arthur. Preferisce giocare più avanzato, lasciando compiti difensivi ad un altro centrocampista. Nella costruzione del gioco si fa trovare negli spazi giusti, ha grande visione e tempi di gioco” – Su Arthur devo levare la maschera dell’oggettività: non posso essere obbiettivo, sono suo grande fan. È l’unico giocatore in rosa che, con la palla tra i piedi, mi trasmette assoluta sicurezza. E’ vero, però, che dai propri pupilli si pretende molto e ad inizio secondo tempo ha perso palloni tanto sanguinosi quanto inaccettabili. C’è da lavorare.

“Settimana importante, la preparazione delle partite non è stata difficile: dovevamo dimostrare di non essere quelli visti a San Siro. Ci siamo compattati e abbiamo ripreso a lavorare con entusiasmo” – Ho sentito talmente tante volte la parola entusiasmo quest’anno, che sono a posto per i prossimi 100. Scherzi a parte, dopo la batosta con l’Inter abbiamo ricevuto segnali più che incoraggianti e conquistato il primo trofeo stagionale. Ora, però, sarebbe bene non fermarsi più…

“Avevamo deciso di inserire Morata per avere più peso in fase offensiva e occupare meglio gli spazi” – Scelta azzeccatissima. Spiace per Morata, che oggi s’è mosso molto meglio di come sia stato servito (o non servito, il più delle volte). Pirlo, invece, non solo ha preparato bene la partita, ma l’ha anche letta discretamente: sta crescendo.

“È normale voler avere sempre il dominio del gioco e coprire meglio le ripartenze con le preventive. Però quando si portano tanti giocatori in fase offensiva, qualcosina si può subire. Oggi dovevamo essere più cattivi e chiudere prima la partita” – La Juve di quest’anno punta certamente a segnare un goal in più dell’avversario che a subirne zero. Un cambiamento sostanziale, che impone ai tifosi di non sclerare ogni contropiede preso e sopportare qualche imprecisione difensiva di troppo. Oggi, al secondo clean sheet di fila, mi è scesa una lacrimuccia di gioia!

“Chiellini è un rientro importante, erano anni che non faceva 4 partite di fila. Szczesny è un portiere importante, normale si faccia pronto quando serve” – Se possibile, la resurrezione di Chiello è una nota ancor più positiva delle ultime due vittorie. Perché Giorgio ci serve, sia caratterialmente che tecnicamente. E in coppia con DeLigt… WOW.

WESTON MCKENNIE

«Ieri abbiamo visto entrambe le squadre di Milano lasciare punti era importante vincere oggi, recuperare terreno, perché sarà una corsa fino alla fine. I miei inserimenti? È qualcosa che ho sempre avuto. Sono uno che corre molto e in questo modo riesco ad aprire gli spazi e che i compagni riescono a sfruttare».

JUAN CUADRADO

«Tek ha fatto una grande parata su di me… La palla era velocissima e ho cercato di colpirla dritta, ma è andata in porta. Dobbiamo giocare ogni partita come se fosse una finale e cercare di avvicinarci al primo posto, perché lavoriamo per quello. Il rientro di Chiellini? È un leader, sappiamo quanto può darci ed è un valore aggiunto, così come Bonucci. Si conoscono molto bene e sono fondamentali per noi in difesa».