La grande bufala della gestione dei cartellini

La “gestione superficiale dei cartellini” è l’ultimo atroce alibi del tifo e giornalismo antijuventino.

Senza rigori farlocchi (a dir la verità la Juve non ha avuto ancora un rigore a favore), gol in fuorigioco,  sputi, testate o cori, ci si dedica alla litania dell’arbitro che -subdolamente- estrae gialli ai rivali Juve, tarpando loro le ali e condizionandoli, mentre gli juventini sono, come al solito, IMPUNITI.

La “gestione dei cartellini” è una versione elegante di “la Juve Rubba” sparata così, senza alcuna prova, dato o evidenza, non c’è bisogno, basta nominare Chiellini, alludere, e il concetto passa, “impunemente”.

Ecco l’ultimo caso di un giornalista che si cala nell’arena calcistica e dopo 30″ spara la sua boutade complottista sulla gestione dei cartellini e sul “tema della fisicità”:

Ci risulta difficile analizzare in modo seria un tema così ridicolo. ma proviamoci…

 

Prima tabella: RAPPORTO TRA FALLI COMMESSI E CARTELLINI

 

La prima tesi del complotto è che gli arbitri non ammoniscano gli juventini, ma solo gli altri.  Tesi dimostrata per i complottisti da soli 2 casi (Pjanic e Chiellini). 2 casi in 8 giornate e 160 partite. 2 falli sui circa 2.000 totali commessi in queste prime 8 gare.

Proviamo banalmente a considerare cartellini e falli (senza distinzione di tipologia di fallo, ovviamente):

 

Casualmente la Juve è una di quelle con più CARTELLINI ad ogni fallo (1 ogni 5 falli), mentre, altrettanto casualmente l’Inter è la squadra che riceve meno cartellini per falli (1 ogni 9,3 falli).

Una tabella così non significa NULLA: i falli juve potrebbero essere più duri, come quelli di Spal e Bologna, mentre quelli Inter, Milan o anche Napoli e Roma potrebbero essere più lievi.

Certo però per i complottisti è difficile spiegare come mai gli arbitri ammoniscano così frequentemente gli juventini, più delle altre “big”. Nella media degli ultimi anni il dato tende ad omogeneizzarsi e diminuiscono le differenze con una media per tutte di 1 cartellino ogni 6-7 falli.

L’unica anomalia in queste prime 8 giornate quindi è: la Juve sta prendendo più gialli rispetto ai falli commessi e l’Inter sta prendendo molti meno gialli rispetto ai tanti falli commessi.

Ma noi non siamo complottisti e sappiamo che le cifre cambieranno.

 

Seconda tabella: LEONARDO BONUCCI

Per i complottisti, dal tifosotto becero al giornalista d’inchiesta, la seconda prova della “gestione dei cartellini” è data dalla differenza di trattamento che uno stesso giocatore riceve se veste la maglia bianconera oppure quella rossonera, nerazzurra, giallorossa o a squame di pitone.

Eh, Bonucci al Milan ha preso più gialli in un anno di quanti ne abbia presi alla Juve in carriera.

Qui non ci sono tabelle da fare, qui il tifosotto/grande giornalista d’inchiesta va preso a pesci in faccia con sicumera, basta cliccare su Leonardo Bonucci/Lega Serie A:

Ricapitolando:

La media cartellini a stagione di Bonucci è:
– 4 al Bari, 5 al Milan, 7,5 alla Juve (52 in 7 stagioni).

Riportiamola sui minuti giocati:
Milan: 3.085 minuti giocati, 5 cartellini: 1 ogni 617 minuti
Juve: 20.222 minuti giocati, 52 cartellini: 1 ogni 389 minuti

Hanno ragione i giornalisti d’inchiesta dai, c’è un Bonucci al Milan e un Bonucci alla Juve che becca il doppio dei cartellini gialli. Ma, anche in questo caso, noi non siamo complottisti, sappiamo che i ruoli sono diversi, il modo di giocare, di difendere, i falli commessi saranno sicuramente diversi.

 

Terza tabella: GIORGIO CHIELLINI

Altro protagonista della “gestione dei cartellini” è Giorgio Chiellini, a cui il popolo del web antiJuve ha dedicato negli anni un coro lamentoso diventato ormai proverbiale: #EhMaChiellini !!

Molti fanno notare la disparità tra Chiellini (0 gialli)  e Koulibaly (già 4 gialli). Il”4-0″, unito al pregiudizio su Chiellini, l’impunito per antonomasia, è prova incontrovertibile della “Gestione dei Cartellini”.

Proviamo a verificare però quanti falli ha commesso finora Chiellini e quanti il buon Koulibaly:

Giorgio Chiellini
Gare A: 6, falli commessi 3 – gialli 0
Gare CL: 1, falli commessi 0 – gialli 0
Tot: 7, falli commessi 3 – gialli 0

Kalidou Koulibaly
Gare A: 8, falli commessi 16 – gialli 4
Gare CL: 2, falli commessi 4 – gialli 1
Gare : 10, falli commessi 20 – gialli 5

Chiellini avrebbe dovuto essere ammonito 4 volte come Koulibaly anche con soli 3 falli? E’ chiaro che Koulibaly sta commettendo un numero di falli ampio, oltre 2 a gara (come Chiellini in tutte e 7 le gare) che gli hanno comportato (anche in CL) 1 giallo ogni 4 falli, media accettabile. Chiellini a 4 falli ancora deve arrivarci…

Ma i complottisti sanno bene che Chiellini ha una lunga tradizione di impunità in Italia che -guarda caso, toh!- si ferma al confine. La leggenda di Chiellini impunito #FinoAlConfine è incredibile ed è tipica di tutte le bufale antiJuve che circolano in questi anni, da Paparesta chiuso a chiave a Scansopoli.

Riepiloghiamo i dati disciplinari della carriera di Chiellini in Serie A:

Intanto la stagione in cui Chiellini è stato più IMPUNITO è senz’altro la prima con la Fiorentina (37 gare da titolare e soli 2 gialli), quindi trattasi di impunità pregressa.

Ma entriamo nel dettaglio di gare e rossi:

Gare con la Juve in A e B: 364 gare e 3 rossi.
La “Media con Arbitri Italiani” è quindi: 1 rosso ogni 120 gare.

Gare con la Juve in Europa: 83 gare e 2 rossi.
Gare con la Nazionale: 172 e 1 rosso.
La “Media con Arbitri Stranieri” è: 1 rosso ogni 86 gare.

Di cosa stiamo parlando?

Chiellini non viene espulso in Champions da 5 anni nonostante affronti i più forti al mondo con arbitri “teoricamente” non corrotti ed è stato espulso 3 anni fa in A contro lo Scansuolo per due falli ai danni di Berardi, l’uomo che si scansa per eccellenza, in una gara che portò la Juve a -8 in classifica.

 

Il discorso può estendersi anche agli altri centrali in squadra, ecco ad esempio Benatia:

Insomma, nell’unico anno da titolare alla Juve con 20 presenze Medhi ha rimediato 8 gialli, gli stessi ricevuti in ben 33 gare alla Roma.

 

Ma l’emblema assoluto della “Gestione dei Cartellini” è invece Daniele Rugani:

ZERO cartellini gialli in 38 gare e 3420 minuti con l’Empoli
NOVE cartellini gialli in 51 gare e 4.170 minuti con la Juve:

 

EPILOGO E NUOVI ABISSI

La leggenda della “Gestione dei Cartellini” nasce dall’odio antiJuve, come i mille alibi per legittimare le sconfitte, i pianti di chi non sa riconoscere la superiorità di una rivale ma soprattutto, in tempi di social, dall’infaticabile lavorìo di tifosi e giornalisti antiJuve nel vivisezionare episodi, immagini e clip video.

Episodi, spesso distorti, che si moltiplicano all’infinito, trovano terreno fertile nel pregiudizio pregresso e sono amplificati da media accondiscendenti che trovano redditizio rinfocolare leggende ataviche (come quel Iuliano-Ronaldo che dopo 25 anni rispunta ogni settimana su alcuni quotidiani).

Forse Pjanic meritava un giallo in più, forse anche Chiellini, nei soli 3 falli di quest’anno, ma quante entratacce, manate, trattenute non punite dal giallo non vengono sezionate, quante decine tra quei 2.000 falli commessi finora in A non provocano ululati e indignazioni? I fallacci di Gagliardini nemmeno rilevati, la trattenuta di un Diawara già ammonito durano pochi minuti, e spariscono poi come lacrime nella pioggia, mentre Chiellini e Pjanic sono come diamanti, durano per sempre.

Ecco ad esempio un minuto di Juve-Lazio in cui i laziali commettono 3 falli, gialli da regolamento, dei quali nessun tifoso Juve (o imparziale) si ricordava pochi secondi dopo, figuriamoci 20 anni dopo:

 

Se pensavate però che la “Gestione dei Cartellini” potesse essere  il fondo oscuro del disagio anti-juve c’è di peggio: la Juve ha fatto licenziare Ballardini per indebolire quel Genoa che affronterà dopo la sosta.

Avete capito bene, la Juve chiama Preziosi (che fa affari ambigui con qualsiasi club da anni e i costi non voleva venderci Perin, preferendo il Napoli) per indebolire il suo club, sconfitto 1-3 da Parma.

La Juve poi gli ordina di riprendere Juric, uno dei 3-4 allenatori in grado di battere i bianconeri negli ultimi 8 anni (3-1), e l’unico in grado di segnargli contro 3 volte in 30 minuti. Il disagio non ha mai fine.

Sandro Scarpa