La Juve siamo noi, tutti noi, nel bene e nel male

SE STASERA ANDREMO A CASA, LO FAREMO TUTTI.

Tutti noi. Non solo “la squadra”, bensì tutti noi.

Noi, che “lo scudetto non ci basta più”.
Noi, che “la squadra gioca male, hai visto che belle azioni il Foggia di 
Zeman? Fatele vedere ad Allegri“.
Noi, che boicottiamo la squadra con un silenzio surreale nel NOSTRO (letteralmente) stadio.
Noi, che consideriamo ovvio e scontato vincere 4 double di fila.
Noi, che se la Juventus vince è ovvio e se perde è disastroso.

Noi.
Già, proprio noi. I tifosi peggiori d’Italia, d’Europa, del mondo intero…purtroppo.
Noi che dimentichiamo troppo facilmente che eravamo lo zimbello d’Italia
quando con la squadra che aveva Capello finimmo in 9 senza segnare
neanche un gol in 2 partite contro l’Arsenal.
Ma che dico senza segnare…senza TIRARE!
Noi, che quella sera cantavamo (giustamente) “andate a lavorare” DOPO il
fischio finale, DOPO aver incitato la squadra in modo incessante per tutto il match.
Adesso, neanche più la incitiamo, dando per scontato che farà schifo. A
priori. A prescindere.
Che bravi, noi.
Che furbi, noi.
Noi.

Noi.
Noi, i “ladri“, i “rubentini“, gli “amici del sistema“, i “fratelli di Orsato“,
gli “amici d’infanzia di Mazzoleni“.
Noi, che “convoleremo a nozze con Banti“, che “siamo collusi con Tagliaventus
che abbiamo rubato lo scudetto del 1998 con West…ehm…scusate, Iuliano.
Noi, che nei settimi posti eravamo diventati l’Inter. E forse…lo siamo
ancora…perché la logica del “se compri Ronaldo e non vinci la
Champions è un fallimento” mi sembra proprio morattiana, in quanto “ho
Baggio-Ronaldo-Vieri e lo scudetto è assicurato“.

Noi.
Noi la pensiamo così.
Noi vogliamo mandare via Allegri, perché “gioca male” e non importano i
4 double e 5 (sì, ho scritto 5) scudetti consecutivi.
E siamo gli stessi “noi” che diciamo che Conte uscì con Galatasaray e
Copenaghen, per non vincere neanche l’Europa League con finale allo Stadium.
Siamo “noi”, coloro che dicono che Trapattoni “ha vinto poco
considerando gli squadroni che ha avuto”.
NOI.
Noi, che diciamo che Lippiha più sconfitte che vittorie perché di
finali europee ne ha perse 4 su 5“.

NOI, CHE SIAMO MAI CONTENTI.
Noi, inconsapevoli.
Noi, incapaci di godere delle vittorie più trionfali.
Noi, che a +18 con 24 vittorie e 3 pareggi su 27 gare contestiamo le
scelte della società.
Noi, che abbiamo una squadra che sta scrivendo pagine di storia
indelebile, pensiamo che abbia ragione chi dice che “anche PSG e Bayern
fanno uguale“, ma i fatti dicono ben altro. Perché in Francia nel 2012
chi ha vinto? E nel 2017? Noi siamo a 8.
Loro no.
Ma a noi non interessa, perché “comprare Ronaldo per vincere lo scudetto
è come comprare la Ferrari per girare in cortile“.

Noi, che soffriamo di complessi d’inferiorità immensi, perché il giorno
che dovessimo riuscire a vincere la Champions League saremo tutti a dire
eh, ma 36-37-38  scudetti e 3 SOLE Coppe Campioni è sproporzionato“.
Complessi d’inferiorità che non ci fanno dormire. Complessi che arrivano
a farci invidiare l’Inter ed il suo sporadico e casuale “triplete” in
mezzo a 20 anni di nulla cosmico e figure ridicole non in finale con
Barça e Real, ma nei preliminari con l’Helsingborgs.

NOI.
Complessati.
Mai contenti.
Ipercritici anche nei record e nei trionfi che ci rendono i più
invidiati d’Italia.
Noi siamo quelli del “senno di poi”, coloro che il giorno dopo sanno
perfettamente che Del Piero contro il Borussia nel ’97
doveva giocare titolare. IL GIORNO DOPO.
Poi chissenefrega se quell’anno Del Piero NON era stato titolare in
tutto il cammino in Champions League, perché non lo era nel 6-2 del
doppio confronto contro l’Ajax in semifinale né nei quarti contro il
Rosenborg; NON era titolare nel 2-0 sull’Inter, né nel mitico 6-1 a San
Siro col Milan; NON era titolare nello scontro diretto a 3 giornate
dalla fine a Torino col Parma.
In sostanza: Lippi mette Del Piero dell’inizio e perdiamo?
CHE ASSURDITÀ CAMBIARE FORMAZIONE IN FINALE:
squadra che vince non si cambia!!
Lippi, come ha fatto, si è affidato alla squadra più collaudata?
CHE ASSURDITÀ TENERE FUORI DEL PIERO,
GUARDA CHE GOL HA FATTO QUAND’È ENTRATO.
Troppo facile così. Davvero, troppo facile.

Noi.
Noi che, a più di vent’anni di distanza facciamo lo stesso, identico,
ragionamento con quella maledetta notte del Bernabeu in cui abbiamo
sfiorato la leggenda: col Real alle corde, perché non ha messo Cuadrado
per continuare a spingere? Eh, già…peccato che se mette Cuadrado e
prendiamo l’1-3 lo stesso, ecco tutti a dire “squadra che vince non si
cambia!! Eravamo 3-0 così…Perché cambiare? Lo sanno anche i bambini“.

La storia non si fa con i se e con i ma.
Sebbene NOI siamo diventati dei fenomeni a farla.
CONTRO NOI STESSI, è questa la cosa pazzesca.
Ci distruggiamo da soli.
Ci sminuiamo.
Ci sottovalutiamo.
Ci innervosiamo.
Siamo FRATELLI BIANCONERI CONTRO FRATELLI BIANCONERI,
senza voler capire che la Juventus è quella passione che ci unisce tutti,
barotti torinesi come me, meridionali come molti, laureati o senza titoli di studio,
professionisti, dipendenti, mamme, papà, famiglie, operai, parrucchieri,
insegnanti, medici, geometri, lavandaie, casalinghe, impiegate,
impiegati…giovani, adulti, anziani…
SIAMO TUTTI ACCOMUNATI DA QUESTA GRANDE PASSIONE
a strisce verticali bianconere.
E non importa che siate della fazione degli “allegriani” (cui appartengo
fieramente) o “anti-allegriani” (che rispetto e che talvolta tutti i
torti non hanno), se volete Zidane, Conte, Guardiola o…altri.

Non mi interessa se gioite perché dopo Calciopoli
LI STIAMO PRENDENDO A CALCI NEL MULO TUTTI,
e volete che di scudetti ne arrivino altri 10 di
fila…oppure se siete della sponda del “darei 10 scudetti per 1
Champions League”.

Io voglio abbracciare tutti voi. Uno per uno.
Sapete perché?

PERCHÉ SENZA LA JUVENTUS

NON SAREMMO NEANCHE QUI A SCRIVERCI,

non ci conosceremmo neanche.

Io vi voglio bene.
FRATELLI BIANCONERI MAI CONTENTI, IPERCRITICI,

FRUSTRATI DALL’EUROPA, FENOMENI DEL SENNO DI POI.

…come me.
…come sono io.
…come siamo tutti NOI!

Noi.
Siamo proprio noi.
Sì sì…siamo proprio noi, il popolo bianconero!

E adesso sono pronto.
Alle reazioni che seguiranno.
Prego soltanto, di evitare le seguenti reazioni, che reputo inopportune
per quello che, alla fin fine, è un gioco:
– insulti personali
– offese alla mia famiglia
– auguri di malattie ed incidenti a mio figlio
…grazie!

…e FORZA JUVENTUS che dovrebbe (condizionale d’obbligo) essere ciò che
ci unisce. Non ciò che ci divide, perché NELLE NOSTRE DEBOLEZZE
SGUAZZANO ONESTI, NAPOLISTI E SFIGATI VARI!!

di Luca Ottino