PAGELLIBUS / Juve-Atletico 3-0

Szczesny sv
Praticamente non interviene mai, e raramente vede il pallone avvicinarsi

Cancelo 7
Intimidito come un ragazzino la prima volta, ma poi prende confidenza col passare dei minuti bevendo la pozione magica nel secondo tempo. Scatti e giravolte e un cross al bacio per il GOAT.

Bonucci 6,5
Partita eccellente, di testa e di antichi profumi come la (falsa) difesa a 3 che gli da più sicurezza. Unica sbavatura il modo sciagurato in cui si perde Morata che per fortuna ci grazia…

Chiellini 8
L’ultimo samurai armato di coltello da disosso. 97 minuti totali, straordinario per ritmo e concentrazione. Non sbaglia una cosa che sia una.

Spinazzola 7,5
Non soffre la tensione di un ottavo da vincere ad ogni costo, all’inizio è il più sveglio dei bianconeri. Usa tutta la benzina spingendo sempre al massimo, senza paura, senza timore, con la voglia di mollare il catechismo e provarci con le ragazze e quella sete di vita che tocca avere in serate come queste.
Titolare fisso.

Pjanic 6
Se giocasse a nascondino lo starebbero ancora cercando, anche a causa di una condizione fisica precaria. Sbaglia qualche passaggio e lascia il ruolo di play a Bernardeschi.

Emre Can 8,5
Migliore in campo tra gli umani. Averlo a pieno servizio cambia faccia al centrocampo e ancora di più la faccia di tutta la Juve. Terzo centrale, primo ad alzare la linea e il pressing che col passare dei minuti diventa sempre più oppressivo. Gioca almeno in 4 ruoli diversi, lo si vede ovunque.
Stratosferico.

Matuidi 7
Per stasera Flash è lui, corre ovunque e porta il pressing sempre più alto che sfianca le resistenze colchoneros fino a rubare quelle huevos che avevano fatto la differenza all’andata.

Bernardeschi 8,5
Alto a destra e regista avanzato/play. Senza paura di commettere errori (che all’inizio commette) o di cercare il dribbling. Un punto di riferimento per gli altri quando Pjanic va a nascondersi, si mette in sella al Bullit truccato quando si guadagna il rigore della qualificazione.

Cristiano Ronaldo 10
Dio c’è.

Mandzukic 4
Nullo specie dal punto di vista fisico, non vince mai nemmeno un contrasto. Per essere sostituito vuol dire che il suo apporto era prossimo allo zero. Fuori dal gioco quasi da subito anche lui come Pjanic sembra fiacco.

Dybala 6
Si cerca la sua posizione in campo senza perdere tempo, un trapianto che non soffre crisi di rigetto. Utile nel tenere sveglia la Juve.

Kean 6,5
A questo ragazzo di 19 anni los huevos non mancano.

Allegri 9
Al 12 di marzo Max tira fuori dal cilindro un coniglio grosso come un cinghiale: Emre Can terzo centrale pronto a coprire la difesa e comandare il pressing che sale incessantemente mentre passano i minuti come un ritmo di Stewart Copeland.
E poi libera Cristiano Ronaldo: la squadra finalmente è al suo servizio, lui è la prima opzione, riceve palla quando si lancia nello spazio, sfrutta al massimo il lavoro che fa correndo per il campo.
Soprattutto c’è una Juve che entra in campo senza freni mentali, sapendo di essere forte e con la voglia di dimostrarlo. Non ci sono cali di tensione, giocatori sotto la doccia prima del temp, la squadra che sparisce e lascia il pallino all’avversario.
Non si vede nemmeno un assalto scriteriato all’area madridista, la tattica è calcolata ma non attendista, si attacca col coltello tra i denti ma col cervello acceso anche quando il gol non arriva subito e gli uomini di Simeone mettono in mostra una fase difensiva da manuale.

Questa è la Juve che dobbiamo vedere d’ora in poi in Europa, perché questo è ciò che la Juve può fare. Niente più partite col bilancino in mano. Niente più partite di andata giocate col braccino. Niente gallina dalle uova d’oro accoppata per farci un brodino.
“Questa è la mentalità da CL” ha detto CR7 nel post, lui che ha caricato i compagni dal riscaldamento, che ha indicato chiaramente la strada per provare ad arrivare in fondo. Perché si può perdere una partita e uscire dalla CL, ma sarebbe un delitto farlo senza aver sfruttato tutto lo straordinario potenziale che ha questa squadra che non muore mai.