Si ricomincia

La Juve torna in campo dopo il lunedì di riposo. Seduta tecnica, a base di possesso palla e partitella

È iniziata questa mattina la settimana di lavoro della Juventus, che porterà i bianconeri ad affrontare la Lazio, sabato sera alle 18.00 all’Olimpico di Roma, dopo il lunedì di riposo concesso da Allegri.

La squadra è scesa in campo alle 10.30 e ha iniziato la seduta dedicandosi alla parte atletica, con il riscaldamento e una serie di allunghi a tutto campo. Poi è iniziata la parte tecnica, con esercizi di possesso e circolazione palla e partitella finale a campo ridotto.

Domani si torna in campo, nuovamente al mattino, per proseguire la preparazione verso la seconda giornata di campionato.

L’inizio di stagione, secondo Giorgio

Così Chiellini: «Siamo contenti di come siamo partiti, non era facile e non lo sarà nemmeno a Roma»

È stata una Juve concentrata e focalizzata sulla partita, quella che abbiamo potuto vedere sanato contro la Fiorentina: non c’era modo migliore di iniziare la stagione, anche se le insidie del calendario non sono certo finite.

Ne è cosciente Giorgio Chiellini, che presenta così la partita contro la Lazio: «Sarà un’altra sfida difficile, l’ambiente biancazzurro sta ritrovando coesione, unione e compattezza e la Lazio è un buon collettivo con giovani interessanti – spiega ai microfoni di Mediaset e Sky – Inoltre farà caldo: per vincere sabato non basterà una prestazione sufficiente, ma servirà una grande partita».

Fra l’altro, la Lazio è per Giorgio un avversario gradito, specie… come attaccante: «Insieme al Napoli è la squadra a cui ho segnato di più – sorride – Speriamo che questa ricorrenza mi porti fortuna anche sabato.  Detto questo, dovremo tutti confermare quanto fatto di buono a livello anche mentale contro la Fiorentina»

A proposito dell’esordio: «Siamo contenti del nostro inizio di stagione, non era facile, in molti sono tornati dalle nazionali e quindi abbiamo avuto pochi giorni per preparare il primo match di campionato». E aggiunge: «Abbiamo dimostrato un grande atteggiamento, memori anche degli errori dello scorso anno: detto questo, avremmo dovuto chiudere la partita dopo un grande primo tempo».

Chiello rivolge uno sguardo anche alla “prima” delle principali avversari: «Si è dimostrata pronta anche la Roma, anche grazie all’impegno con i preliminari di Champions League, che ha accelerato per loro i tempi. Partire bene è sempre la cosa migliore, ma ogni anno alla prima di campionato c’è qualche sorpresa, come i risultati di Inter e Napoli. Un discorso concreto sui valori delle contendenti si potrà fare solo dopo cinque o sei giornate».

Siamo a inizio di stagione, inevitabile parlare di obiettivi: «Intanto, confermarsi in Italia, puntare al massimo attraverso la quotidianità». Chiello argomenta il concetto: «Tralasciare il campionato pensando alla Champions sarebbe una follia. Tutti abbiamo il sogno di sollevare la Coppa della Champions, ma quella è una competizione particolare, fatta da poche partite alle quali si deve arrivare al massimo e tutto deve essere perfetto. Solo restando concentrati al massimo per vivere una stagione da leggenda in Italia possiamo anche competere in Europa».

E non c’è dubbio: la Juventus è una squadra competitiva ai massimi livelli: «Abbiamo ulteriormente alzato il livello di qualità – spiega Giorgio – la Juve è sempre in evoluzione, perché il suo progetto è a lungo termine. I nuovi arrivi da un lato hanno la voglia di dimostrare che sono da Juve, dall’altro sono un rinnovato stimolo per noi a fare anche quest’anno qualcosa di grande. Per esempio, abbiamo un parco attaccanti di grande livello, con giocatori come Higuain, che si è subito fatto voler bene da tutti».

Sul Pipita, Chiello racconta: «Lo conoscevo, eppure certe sue caratteristiche le scopro meglio adesso che lo vedo allenarsi tutti i giorni. Ha movimenti e doti incredibili, una cattiveria sottoporta fuori dalla norma: paradossalmente può ancora migliorare, anche perché stanno arrivando per lui gli anni della maturità».

Una parola anche su Pjanic: «Ha qualità che sono solo sue, come un elevato tasso tecnico, un ultimo passaggio devastante, doti balistiche nel tiro. Inoltre fai una fatica enorme a portargli via il pallone: secondo me può essere sia un mediano che una mezzala, deciderà il Mister».

In definitiva: «Lo ho detto subito, dopo la prima amichevole cui ho preso parte: il livello si è alzato moltissimo, la rosa è completa è forte, gli stimoli a migliorarci sono continui».

Se il buongiorno si vede dal mattino…