«Sono orgoglioso di essere qui»

Le parole del difensore olandese nella conferenza stampa di presentazione

«Sono molto giovane ma ho fatto tanta esperienza con l’Ajax. Sono qui per imparare». Con queste parole, stamattina, Matthijs de Ligt si è presentato all’Allianz Stadium nella conferenza stampa di presentazione. Un grande acquisto da parte della Juventus: l’arrivo dell’olandese rinforza ancora di più la già fortissima rosa bianconera. «E’ un grande passo per la mia carriera, il primo fuori dal mio Paese. Sono sereno, dovrò adattarmi al nuovo ambiente e alla nuova cultura sportiva. E’ stato un onore ricevere il benvenuto dei tifosi della Juventus. Avevo già in mente di venire qui, ma sicuramente mi hanno fatto piacere le parole di Ronaldo dopo la finale di Nations League». 

LA TELEFONATA CON MISTER SARRI

Matthijs ha poi raccontato del colloquio telefonico che ha avuto con Mister Sarri. «Gli ho parlato brevemente, giusto per cominciare a conoscerci. Lui è uno dei motivi per i quali ho scelto di venire qui. Ho sentito parlare benissimo del suo gioco, di come prepara la linea difensiva».

BIANCONERO DA SEMPRE

Nella giornata di ieri, su Instagram, de Ligt ha pubblicato un video nel quale si vede lui – bambino – che indossa la maglia bianconera. «Avevo 7 anni e ammiravo Fabio Cannavaro. Ho sempre avuto un buon feeling con la Juventus, sono sempre stato un grande fan del club».

I SUOI OBIETTIVI

«In questa stagione prenderemo parte a quattro competizioni e vogliamo vincere tutto. Questa è la mentalità che c’è qui. Vedremo partita dopo partita. Dal punto di vista personale voglio lavorare duramente e migliorare, l’Italia è famosa per la sua tradizione difensiva. Sarà diverso per me rispetto all’Ajax, qui la maggior parte dei compagni sono più grandi di me, hanno più esperienza. Mi riferisco a giocatori come Buffon, Chiellini e Ronaldo»

LA SCELTA DEL NUMERO 4

Matthijs ha scelto il 4. «Per me è un numero speciale, fin da piccolo lo vesto. Qui alla Juventus ce l’hanno avuto grandi giocatori, spero di essere all’altezza di coloro che l’hanno indossato».

Le prime parole in bianconero di Matthijs de Ligt

Matthijs de Ligt si presenta alla stampa e al mondo italiano nella mattinata di venerdì, pochi minuti dopo le 10:

I temi toccati sono stati molti, per il nuovo numero 4 bianconero (numero speciale per l’olandese, che si è detto orgoglioso di poter indossare). In primis l’età. De Ligt sa di essere già ad alti livelli nonostante sia molto giovane, ma è conscio del fatto che ci sia ancora tanto da imparare, soprattutto dai più anziani del gruppo Juve. Una sfida che lo esalta.

Ha scelto l’Italia perchè patria dei difensori. Ha ammesso quanto la foto in maglia Juve da bambino non fosse casuale, ma dettata dalla stima verso Fabio Cannavaro, allora colonna della Juve di Capello e della Nazionale

Ha confermato le indiscrezioni sull’invito di Ronaldo e sulla telefonata a Sarri; ma se l’invito del portoghese lo ha solo lusingato, la telefonata a Sarri, e la figura stessa di Sarri, sono stati decisivi per la sua scelta (avvenuta, in maniera ponderata, dopo la semifinale di Nation League contro l’Inghilterra). L’idea di gioco di Sarri lo intriga, ha spiegato: “Lui è uno dei motivi che mi ha spinto a venire qui. Ho sentito parlare benissimo della sua filosofia e di come prepara la linea difensiva”

Matthijs è consapevole del grande passo compiuto, e sa che ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi alla sua nuova vita italiana, ma è molto contento di accettare questa sfida. L’idea è che sia lui, che la Juve, possano aiutarsi a vicenda per un costruire qualcosa di importante, dare vita ad un mix vincente “In Olanda si parla di costruire da dietro, mentre in Italia di marcature e posizioni. Io e la Juve possiamo darci tanto reciprocamente”

L’accoglienza lo ha molto colpito, spera di ripagare la fiducia e l’affetto ricevuti, la pressione non lo spaventa. Parole dolci rivolte anche allo Stadium, che lo ha visto attore protagonista lo scorso aprile: “Quando ho giocato qui con l’Ajax sono rimasto impressionato dall’atmosfera dell’Allianz Stadium”

Infine, qualche accenno agli obbiettivi stagionali, sia di squadra “Ci sono 4 competizioni e vogliamo vincerle tutte. Questa è la mentalità della Juve“, sia personali, “Per me la cosa più importante e adattarsi al nuovo ambiente. Poi voglio giocare, migliorare e dimostrare le mie qualità

Finale con foto di rito con il CFO Fabio Paratici, e il deus ex machina dell’operazione, Pavel Nedved