Vince la Spal, niente festa a Ferrara

La Juve, sopra di un gol con Kean nel primo tempo, si fa raggiungere e superare da Bonifazi e Floccari. Il punto che vale lo scudetto non arriva.

La Juve non riesce a chiudere il discorso scudetto a Ferrara e deve rimandare la festa. Bastava un punto ai bianconeri per tenere cucito il tricolore sul petto con sei giornate di anticipo e il gol di Kean nel primo tempo sembrava essere una garanzia sufficiente. Devono averlo pensato con troppa convinzione anche gli uomini di Allegri che, nella ripresa si fanno riprendere e superare dalla Spal, a segno con Bonifazi e Floccari, e si vedono costretti a rimandare la festa.

SEMPRE KEAN

La Juve si presenta al “Paolo Mazza” con una formazione inedita. Martedì d’altra parte c’è il ritorno con l’Ajax ed è doveroso preservare energie. Così fanno il loro esordio dal primo minuto Gozzi e Kastanos, De Sciglio e Gozzi affiancano Barzagli nella difesa a tre, Cuadrado, al rientro, agisce da mezz’ala e Kean e Dybala formano la coppia d’attacco. Cambiano gli uomini, ma non l’autorevolezza con cui la Juve inizia la gara, prendendo possesso della metà campo ferrarese. Al di là della supremazia territoriale i bianconeri producono poco, mentre i padroni di casa dopo una ventina di minuti superano l’iniziale timidezza e Murgia arriva a calciare a lato dal limite, firmando la prima conclusione dell’incontro. La Spal ora gioca con maggior convinzione, porta al tiro anche Petagna, ma manca di cinismo. Quello che ha invece in abbondanza la Juve che, al primo, vero tentativo passa: Cancelo riceve palla sulla destra, si accentra e lascia partire un rasoterra da fuori area che si trasforma in assist involontario per Kean, prontissimo a mettere il piede sulla traiettoria e a deviare di prima intenzione alle spalle di Viviano.

BONIFAZI INCORNA IL PAREGGIO

La Spal inizia la ripresa con un ritmo diverso e dopo appena quattro minuti trova il pareggio con Bonifazi, che incorna di testa alle spalle di Perin il corner di Schiattarella. Il Paolo Mazza esplode e trascina gli uomini di Semplici, che ora provano a vincerla. Lazzari asseconda l’inserimento di Murgia e gli mette sulla testa un pallone delizioso che il centrocampista non riesce ad angolare a sufficienza, favorendo l’intervento di Perin. Allegri al quarto d’ora cambia Kastanos con Nicolussi Caviglia che al 22′ scalda i guantoni di Viviano con una sventola dal limite. Poco dopo ci prova anche Dybala, ma trova il portiere ferrarese piazzato.

FLOCCARI PORTA AVANTI LA SPAL

Kean lascia il posto a Mavididi, altro esordiente, e la Juve sembra aver ripreso in mano il gioco, ma la Spal non molla e vede il suo coraggio premiato alla mezz’ora, quando Floccari è il più rapido ad arrivare su un pallone vagante in area e a battere Perin. Allegri interviene per gli ultimi dieci minuti manda in campo Bernardeschi al posto di Barzagli, ma i bianconeri sono come svuotati e arrivano dalle parti di Viviano solo all’ultimo secondo, con un innocuo colpo di testa di De Sciglio che si perde sul fondo. Vince la Spal, meritatamente e lo scudetto non arriva. Per il momento.

SPAL-JUVENTUS 2-1

RETI: Kean 30′ pt, Bonifazi 4′ st, Floccari 29′ st

SPAL

Viviano; Cionek, Vicari, Bonifazi; Lazzari, Missiroli, Schiattarella (25′ st Valdifiori), Murgia, Fares; Floccari (39′ st Regini), Petagna (44′ st Antenucci)
A disposizione: Gomis, Fulignati, Felipe, Costa, Simic, Dickmann, Nikolic, Rizzo, Paloschi
Allenatore: Semplici

JUVENTUS

Perin; De Sciglio, Barzagli (36′ st Bernardeschi), Gozzi; Cancelo, Cuadrado, Bentancur, Kastanos (16′ st Nicolussi Caviglia), Spinazzola; Kean (24′ st Mavididi), Dybala
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Bonucci, Coccolo, Alex Sandro, Khedira
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Doveri
ASSISTENTI: Prenna, Tasso
QUARTO UFFICIALE: Fourneau
VAR: Valeri, Bindoni

AMMONITI: 28′ pt Lazzari, 38′ pt Cuadrado, 46′ pt Cancelo, 29′ st Floccari, 38′ st Fares, 42′ st Missiroli, 48′ st Vicari

Spal-Juventus 2-1: attendere, prego, altre priorità

Nessun dramma, sarebbe troppo poco intelligente, e pazienza se qualcuno penserà che così si falsa la lotta retrocessione: la posta in palio è troppo alta, mettere in preventivo un passo falso in casa della Spal a pochi giorni dal ritorno dei quarti di finale contro l’Ajax, se questo significa risparmiare energie preziose ed evitare il rischio infortuni, è una cosa più che normale, e magari anche festeggiarlo in casa questo ottavo scudetto dà più soddisfazione, ammesso e non concesso che il Napoli domani faccia risultato contro ciò che resta del Chievo.

La notizia positiva è quel solito Kean che per ora sembra segnare anche quando non vuole, o comunque quando fa poco per farlo, si può sorridere anche per la prestazione del giovane Gozzi lì dietro accanto a Barzagli, poi c’è un grande rimpianto: Juan Cuadrado. La vivacità del colombiano, considerando un momento non esattamente esaltante per ora degli esterni in rosa, sarebbe servita anche contro in Champions League, a meno che finalmente non si sblocchino nuovamente pezzi da novanta che negli ultimi tempi sembrano aver perso imprevedibilità. Stiamo parlando di Cancelo, anche di Alex Sandro comunque oggi non presente, e, perché no, anche di Dybala, che da esterno offensivo non si sa adattare, si intristisce, e non riesce più a vestire continuamente quei panni da Joya che in passato hanno fatto felici tante volte i tifosi della Juventus. Incrociamo le dita per le condizioni di Douglas Costa, una carta del genere sarebbe vitale fra qualche giorno.

Notizie negative? Eccezion fatta per quanto già detto, oggi c’è ancora poco da dire perché, appunto, questa partita sarebbe stata importante solo se la Juve non l’avesse persa: così diventa come un giorno qualunque, non fa mai piacere uscire sconfitti, ma guardiamo l’altro volto della medaglia. E’ una “tassa” da pagare per arrivare al grande obiettivo finale: manca sempre meno, la corsa stavolta va portata avanti #finoallafine, e magari con un sorriso a bocca larga come non ci capita da tanto tempo. Martedì, poi sabato, e poi ancora e ancora: un sogno da trasformare in realtà.

Fabio Giambò