A Udine finisce 2-2

Avanti di due gol dopo venti minuti, la Juve viene ripresa dall’Udinese nel secondo tempo e inizia il campionato con un pareggio. L’avvio dei bianconeri è devastante e Dybala e Cuadrado sembrano mettere il risultato in cassaforte, ma in Friuli, la storia insegna, c’è sempre da soffrire: il rigore di Pereyra e il gol di Deoulofeu riportano il punteggio in equilibrio. Ci sarebbe comunque da esultare per il gol finale di Ronaldo, ma il Var strozza l’urlo in gola e i bianconeri tornano a torino con un solo punto. Un vero peccato, perché la partenza era stata davvero ottima…

SI RIPARTE DA DYBALA-CUADRADO

Due minuti e una manciata di secondi: palla di Cuadrado per Bentancur in area, assist per l’inserimento di Dybala e tocco di sinistro al volo alle spalle di Silvestri. La Juve dà così il suo bentornato al campionato. L’Udinese è viva, risponde subito con un destro di Pussetto bloccato da Szczesny e cerca di prendere campo, ma così facendo non può che esporsi alle ripartenze dei bianconeri. La Juve lo sa, Dybala anche. E quando gli arriva il pallone giusto, sventaglia un lancio di 40 metri per Cuadrado che controlla, si beve Nuytinck e infila sul secondo palo il diagonale che vale il raddoppio e che manda i bianconeri al riposo con due gol di vantaggio.

PEREYRA ACCORCIA DAL DISCHETTO

La partita non è chiusa però e lo dimostra il fatto che pochi minuti dopo l’inizio della ripresa Szczesny commette un fallo da rigore su Arslan e Pereyra infila dal dischetto il gol che riapre i giochi. La reazione della Juve è rabbiosa e sul cross di Alex Sandro Morata centra il palo di testa. Allegri cambia tre uomini in un colpo e passa alla difesa a tre, inserendo Chiellini, Kulusevski e Ronaldo per Ramsey, Bernardeschi e Morata. CR7 è subito pericoloso di testa, mettendo a lato di poco la punizione di Dybala, poi appoggia per Bentancur al limite e l’uruguaiano prova a piazzare il pallone, ma centra in pieno il legno alla sinistra di Silvestri. + 14

PAREGGIA DEULOFEU

Alla mezz’ora arriva il momento di Chiesa, che rileva Cuadrado, ma è l’Udinese che continua a insistere e a tenere il ritmo alto. E a poco più di cinque minuti dal termine trova il pareggio, quando Szczesny effettua un dribbling su Okaka e prova il rinvio, ma l’attaccante intercetta il pallone. Il rimpallo finisce per servire Deulofeu, che a quel punto deve solo infilare nella porta sguarnita.

IL VAR FERMA RONALDO

Nel finale Allegri gioca la carta Locatelli, dentro per Bentancur, ma l’Udinese prova a fare il colpaccio e lo sfiora con Jaialo, che manda alto un invitante assist di Okaka. Dybala risponde con un controllo di petto delizioso e un tiro a giro che Silvestri mette in angolo. La Juve prova a vincere fino all’ultimo e ci riuscirebbe anche, se il gol di Ronaldo, che stacca imperioso sul traversone di Chiesa, non venisse annullato per fuorigioco dopo consulto del Var. L’ultima azione, splendida, ma purtroppo inutile, prima del fischio finale.

UDINESE-JUVENTUS 2-2

RETI: Dybala 3′ pt, Cuadrado 23′ pt, Pereyra rig. 6′ st, Deulofeu 38′ st

UDINESE
Silvestri; Becao, Nuytinck, Samir (49′ st Zeegelaar); Molina, Pereyra, Walace, Makengo (12′ st Stryger Larsen), Udogie (12′ st Deulofeu); Arslan (36′ st Jajalo), Pussetto (36′ st Okaka)
A disposizione: Padelli, Scuffet, De Maio, Palumbo, Samardzic, Cristo Gonzalez, Ianesi
Allenatore: Gotti

JUVENTUS
Szczesny; Danilo, de Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Bentancur (45′ st Locatelli), Ramsey (15′ st Chiellini), Bernardeschi (15′ st Kulusevski); Cuadrado (29′ st Chiesa), Morata (15′ st Ronaldo), Dybala
A disposizione: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Pellegrini, Rugani, Ranocchia, Kaio Jorge
Allenatore: Allegri

ARBITRO: Pezzuto
ASSISTENTI: Paganessi, Longo.
QUARTO UFFICIALE: Prontera
VAR: Mariani, Carbone

AMMONITI: 5′ st Szczesny 32′ st Wallace, 44′ st Kulusevski, 50′ st Ronaldo

Juve rimontata di due gol: è solo pari a Udine, Szczesny da horror

Pari horror per la Juve nella prima dell’Allegri bis: complici due errori di Szczesny, i bianconeri si fanno rimontare due gol e rischiano persino la sconfitta, nonostante un primo tempo in cui gli ospiti avevano confezionato il doppio vantaggio e gestito la partita. Gol cancellato al Var a Ronaldo, quasi allo scadere.

Si riparte subito con il “giallo” Ronaldo che stravolge il prepartita: a Udine il portoghese, a sorpresa, viene escluso dall’undici titolare (su di lui non si spengono le voci di mercato), mentre resta fuori per un problema fisico anche Federico Chiesa. Allegri schiera un 4-4-2 che deve fare a meno degli infortunati Rabiot e Arthur e dello squalificato McKennie (anche lui finito in possibili operazioni di mercato), con Szczesny; Danilo, De Ligt, Bonucci, Alex Sandro; Cuadrado, Bentancur, Ramsey, Bernardeschi; Morata, Dybala.

L’Udinese di Gotti, orfana di De Paul e Musso, scende in campo con un 3-5-1-1 composto da Silvestri; Becao, Nuytinck, Samir; Molina, Arslan, Walace, Makengo, Udogie; Pereyra; Pussetto.

Si parte, ma bastano tre minuti alla Juve per passare in vantaggio col gol firmato a Paulo Dybala, che indossa la fascia di capitano. Azione sulla destra del solito Cuadrado, che serve in area Bentancur che trova sulla corsa la Joya che buca Silvestri di prima intenzione sull’angolo lontano. All’8’ gran lancio di Dybala per Bernardeschi, che corre sul filo del fuorigioco ma sventa il portiere dell’Udinese. Al 9’ la prima azione dell’Udinese con uno scambio Pereyra e Pussetto, con quest’ultimo che va al tiro: conclusione debole con Szczesny che blocca senza problemi.

Udinese pericolosa con le incursioni di Molina e al 19’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, quando Pussetto si libera di De Ligt e stacca di testa: la deviazione è larga di poco. Juve letale al 23’ per il raddoppio: Dybala sventaglia da metà campo per colombiano, che si lancia, punta Nuytinck, lo scarta e piazza il diagonale che buca ancora Silvestri per lo 0-2.

Al 30’ Dybala pesca Bentancur che prova a inserirsi ma viene fermato dai difensori di casa, sulla respinta Morata tenta un tiro a giro che finisce largo. Juventus in gestione e partita che sembra aver perso d’intensità. Al secondo minuto di recupero, azione insistita di Bentancur, con Dybala che crossa dal fondo, Ramsey al centro di testa libera Morata, che calcia sul primo palo senza fortuna. Finisce la prima frazione di gioco.

Si riparte senza sostituzione, ma un errore di Szczesny rimette in discussione la partita: Arslan s’insinua tra le linee e lascia partire una conclusione su cui il polacco non è irreprensibile; il calciatore friuliano si fionda sulla respinta e viene atterrato dal portiere. È rigore per i padroni di casa: dal dischetto Pereyra sigla l’1-2 al 51’.

Al 54’ gran cross dalla sinistra di Danilo per il colpo di testa di Morata: lo spagnolo incorna di testa e prende il palo alla sua sinistra. Sugli sviluppi la Juventus recrimina per un calcio di rigore: di parere diverso l’arbitro. Doppio cambio per l’Udinese: dentro Deulofeu e Stryger Larsen al posto di Makengo e Udogie. Al 59’ Deulofeu a terra in area per un contrasto con Danilo: possibile episodio da rigore, ma il Var riscontra una posizione di fuorigioco precedente.

Al 60’ dentro Ronaldo con Kulusevski e Chiellini: fuori Morata, Bernardeschi e Ramsey. Al 64’ subito occasione per Ronaldo, sugli sviluppi di una punizione: il portoghese pescato da Dybala mette di testa a lato. Al 66’ azione manovrata che porta alla gran bordata di Bentancur che prende il pallo da fuori area. Al 67’ Alex Sandro recupera palla sulla fascia e riserve Bentancur che ci riprova con un tiro di sinistro, questa volta alto. Al 70’ ci prova dalla lunga distanza Deulofeu che trova ancora Szczesny incerto. Al 73’ va fuori Cuadrado per far spazio a Chiesa. All’80 cambi anche per l’Udinese: fuori Pussetto e Arslan, dentro Okaka e Jajalo. Pochi minuti anche per il neo acquisto della Juve Locatelli.

All’82’ papera di Szczesny che su retropassaggio di Bonucci scarta Okaka ma perde palla su Deulofeu, che insacca il 2-2. Qualche istante di attesa per la verifica Var: il gol è convalidato, clamoroso alla Dacia Arena. Poco più tardi, su punizione dalla trequarti Samir di fronte sul secondo palo non riesce a impensierire di testa Szczesny, che poi sbaglia il rinvio di piede. Al 90’ iniziativa di Okaka che trova Jajalo in area, ma il centrocampista spara alto. Sul cambio di fronte, Dybala trova la sua giocata classica su cui si oppone Silvestri. Al 93’ dentro Zeegelar al posto di Samir. Al 94’ gol straordinario di Ronaldo, che di testa incorna su cross di Chiesa: rete annullata per fuorigioco. Finisce al 96’ con un pari molto deludente.

Udinese-Juve 2-2: Buona Fortuna Mister

Tornare a casa dopo la guerra dev’essere meno frustrante di tornare ad allenare questa Juve, disastrata da 3 anni di impoverimento tecnico e tattico. Tutto sembra uguale ma in realtà niente lo è.
Il lavoro di un allenatore può lasciare eredità su cui campare di rendita, o ingenti debiti. Com’è la situazione attuale in casa bianconera lo sappiamo bene.

Buon lavoro mister e buona fortuna, ne avrà bisogno.

Nel frattempo 3 cose che mi sono piaciute di Udinese Juve:
1) Dybala, bravissimo, ora serve continuità;
2) Il potenziale offensivo di frecce bianconere;
3) Chiellini con la coppa in mano. Ok non c’entra nulla con la tregenda della Dacia Arena ma che bello era?

3 cose che invece mi hanno fatto venire voglia di utilizzare il televisore come batticarne:
1) “sveglia sveglia” urlato dopo 20 minuti. Lasciare il gioco in mano agli avversari è come mettere il coltello dalla parte del manico del tuo nemico: o sei agilissimo e sai schivare i colpi o sei morto. La Juve era (ERA) bravissima a difendersi. 1-0 e motore al minimo. È cambiata la Juve, è cambiato il calcio in Italia, sono cambiate le squadre avversarie.
“Anche se sono passati 10 anni non è cambiato niente” “E’ cambiato tutto: sono cambiato io, è cambiato lui, è cambiato quello là probabilmente… l’unica cosa che non è cambiata sei tu che sei rimasto il solito coglione!”

2) Questo Szczesny. Non è più il tempo di rimpiangere opportunità di mercato sfumate a causa di pessime spese passate, il presente ci vede con in porta un numero 1 loffio, poco concentrato, poco sicuro, mai veramente sul pezzo. Il pareggio non è solo colpa sua, ma regalare 2 gol agli avversari non fa parte dei doveri contrattuali e corrisponde al quantitativo di bonus totali che il portiere della Juve ha in 1 anno. Da recuperare.
Allegri: “Szczesny? È un bravissimo portiere, ma deve capire quando la palla si deve buttare via” Szczenzy ha 31 anni.

3) Morata: va bene che è il 22 agosto, ma sembrava quello svagato dell’anno scorso.