Il Milan passa allo Stadium

La rete di Diaz nel primo tempo e quelle di Rebic e Tomori nella ripresa decidono la sfida tra la Juve e il Milan, che fallisce anche un rigore con Kessie, neutralizzato da Szczesny. I bianconeri giocano con intensità per lunghi tratti di gara, ma peccano di precisione e gli ospiti respingono ogni tentativo, capitalizzando al massimo le occasioni create.

OCCASIONI PER DE LIGT E CHIELLINI

La prima palla gol capita sul piede di de Ligt, che dopo un’uscita a vuoto di Donnarumma sul cross di Cuadrado, calcia al volo e trova il muro di Hernandez. La Juve è aggressiva, riconquista spesso il pallone nella metà campo avversaria e spinge soprattutto dalla destra con Cuadrado, che parte terzino, ma si trasforma in ala non appena McKennie si accentra e gli lascia spazio sulla fascia. I traversoni del colombiano però trovano la difesa rossonera ben piazzata e i bianconeri non riescono a sfondare. Il Milan prende campo con il passare dei minuti e intorno al ventesimo arriva per due volte al tiro dal limite con Diaz, che prima sbaglia la mira, poi calcia centralmente e Szczesny blocca. La seconda occasione della Juve arriva alla mezz’ora, ancora grazie a un cross di Cuadrado e a un’uscita avventata di Donnarumma, ma il colpo di testa di Chiellini non centra la porta.

DIAZ, VANTAGGIO MILAN

È una partita che vive di tattica e agonismo, si usa più la spada del fioretto e sovente le azioni si interrompono per poca precisione o per valutazioni errate. Il Milan però riesce a costruire due pericoli con le discese di Theo Hernandez, neutralizzate da Alex Sandro e de Ligt e, quando manca una manciata di secondi allo scadere del primo tempo, trova il vantaggio con Diaz: Szczesny respinge un traversone di Calhanoglu da calcio piazzato, lo spagnolo controlla il pallone, si accentra e infila il destro sotto la traversa.

KESSIE DAL DISCHETTO, SZCZESNY PARA

Al rientro in campo la Juve riparte forte, Morata libera con il tacco Bentancur che incrocia il destro e Donnarumma respinge. Il Milan però ritrova subito ordine e quando Diaz, sempre lui, si infila in area, scarica il destro e Chiellini respinge con il braccio, il signor Valeri, dopo aver consultato il VAR, concede il rigore. Dal dischetto va Kessie, ma Szczesny lo ipnotizza e tiene i bianconeri in partita.

RADDOPPIA REBIC, CHIUDE TOMORI

Al 20′ Pioli perde Ibrahimovic per infortunio e manda in campo Rebic, mentre subito dopo Pirlo opera il suo primo cambio, sostituendo Bentancur con Kulusevski e accentrando McKennie. Lo svedese, appena entrato, libera Ronaldo che cerca di piazzare il destro dal vertice dell’area e manda alto. La Juve ora attacca a testa bassa, i cross non si contano più, così come le respinte della difesa rossonera. Il Milan gioca con più calma, forte del vantaggio, e quando arriva in zona tiro ci prova dalla distanza e se la sventola di Kessie viene respinta, quella di Rebic si infila sotto l’incrocio.

Pirlo cambia Chiesa con Dybala, ma sono i rossoneri a passare ancora con Tomori, che incorna la punizione di Calhanoglu e chiude la partita. + 10

JUVENTUS-MILAN 0-3

RETI: Diaz 47′ pt, Rebic 33′ st, Tomori 37′ st

JUVENTUS

Szczesny; Cuadrado, de Ligt, Chiellini, Alex Sandro; McKennie, Bentancur (23′ st Kulusevski), Rabiot, Chiesa (36′ st Dybala); Morata, Ronaldo

A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Danilo, Bonucci, Demiral, Arthur, Ramsey, Bernardeschi, Dybala

Allenatore: Pirlo

MILAN

G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Tomori, Hernandez; Bennacer (35′ st Dalot), Kessie; Saelemaekers (35′ st Meite), Calhanoglu, Diaz (25′ st Krunic); Ibrahimovic (21′ st Rebic)

A disposizione: Tatarusanu, Kalulu, Romagnoli, Gabbia, Tonali, Hauge, Leao, Mandzukic

Allenatore: Pioli

ARBITRO: Valeri

ASSISTENTI: Giallatini, Peretti

QUARTO UFFICIALE: Sacchi

VAR: Calvarese, Paganessi

AMMONITI: 8′ st Chiesa 12′ st Chiellini, 15′ st Diaz, 31′ st Saelemaekers

Disastro Juve: crolla 0-3 col Milan ed è quinta

Tonfo clamoroso nello spareggio Champions: la Juve è nulla e viene umiliata in casa dal Milan davanti a Elkann e Agnelli, presenti allo Stadium, ritrovandosi quinta in classifica e fuori dall’Europa che conta. Un’altra prova incolore che sancisce una stagione di delusioni.

Gli ospiti vengono schierati da Stefano Pioli con un 4-2-3-1 che vede Donnarumma; Calabria, Kjaer, Tomori, Hernandez; Bennacer, Kessie; Saelemaekers, Diaz, Calhanoglu; Ibrahimovic. Pirlo risponde col suo 4-4-2 e con Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; Chiesa, Bentancur, Rabiot, McKennie; Morata, Cristiano Ronaldo.

Juve parte con buon ritmo. Al 3′ su punizione battuta da Cuadrado, Tomori anticipa l’uscita di Donnarumma, ci prova De Ligt al volo ma colpisce Hernandez che devia in calcio d’angolo. Al 13′ giocata rapida sull’asse sinistra che libera Rabiot che entra in area e prova la conclusione venendo stoppato. Al 17′ si vede il milan: scambio stretto al limite dei centrocampisti rossoneri, che libera Diaz al tiro da dentro l’area ma la palla è alta. Al 20′ combinazione per vie centrali del Milan che libera ancora Diaz: tiro forte ma centrale controllato da Szczesny a terra. Al 23′ Ronaldo sbaglia un passaggio in orizzontale che mette Calhanoglu in condizione di attaccare l’area, ma De Ligt ferma l’iniziativa del turco. Al 24′ buona idea di Bentancur che verticalizza per Ronaldo con Donnarumma che esce fino al centrocampo per anticipare il portoghese.

Al 28′ iniziative sulla sinistra prima di Chiesa, poi di Rabiot e infine di Alex Sandro, ma la Juve non sfonda. Al 30′, sugli sviluppi di calcio d’angolo, traiettoria insidiosa di Cuadrado, Donnarumma esce ma va a vuoto, Chellini stacca ma non prende la porta. Al 32′ Bentancur prova l’iniziativa senza riuscire a concludere. Al 33′ Diaz trova in area il corridoio per Ibrahimovic, ma De Ligt strappa il pallone dal piede dello svedese. Al 36′ Milan pericolosissimo con giocata di prima di Calhanoglu che libera la corsa di Hernandez, che entra in area e calcia forte: salva tutto Alex Sandro davanti alla porta. Al 43′ ancora iniziativa di Hernandez con palla deviata ma controllata da Szczesny.

Al 45′ arriva il vantaggio del Milan: punizione sulla destra su cui Szczesny smanaccia, riprende palla Diaz che controlla e trova una parabola che si piazza nell’angolo opposto. Rossoneri in vantaggio con giallo per un presunto tocco di braccio del giocatore. Il primo tempo si chiude col Milan avanti.

Si riparte senza sostituzioni. Partenza rabbiosa della Juve: al 46′ Cuadrado per Morata, tacco per Bentancur che entra in area: tiro secco, respinge Donnarumma. Al 53′ Chiesa scivola e travolge Calabria: ammonito. Al 55′ iniziativa di Diaz che calcia e viene stoppato da Chiellini: Valeri va al Var e assegna il rigore al Milan, ammonendo il capitano bianconero. Dal dischetto Kessie ma Szczesny para e salva la Juve. La Juve prova a scuotersi dopo la grande paura ma manca sempre nell’ultimo passaggio. Al 66′ entra Kulusevski per Bentancur e subito lo svedese serve Ronaldo che prova la sua prima conclusione in area senza fortuna. Fuori anche Ibrahimovic per Rebic nel Milan e successivamente Diaz per Krunic.

Al 70′ bella verticalizzazione del Milan dopo azione prolungata, palla a terra: Calhanoglu s’invola, ma Szczesny in uscita blocca tutto. Juve imprecisa e inconcludente: la squadra si trascina senza iniziative davvero pericolose. Gli ospiti fanno possesso palla e controllano senza brividi. Al 77′ Rebic trova un gol spettacolare: servito in mezzo alle linee da fuori area trova l’angolo alto. Entra Dybala per Chiesa. All’82’ il Milan chiude i conti col colpo di testa di Tomori sugli sviluppi di una punizione battuta da Calhanoglu. All’86’ cross di Cuadrado sporcato e insidioso: Donnarumma mette in angolo. Sugli sviluppi, ci prova Dybala ma il tiro è fuori. All’89 ancora Dybala ci prova da dentro l’area ma ottiene solo un corner. Al 91′ Dybala riceva palla, slalomeggia e prova la conclusione a fil di palo, di poco fuori. Al 92′ bella combinazione Juve con Morata che serve Kulusevski che di testa va alto al centro dell’area di rigore. Pressione di rabbia della Juve, alla ricerca del gol della bandiera, ma finisce così.

Sconfitta netta e destino Champions nelle mani degli altri.

Juve-Milan 0-3: Pirlo guarda le partite

Quando Kessie si fa parare il rigore da Szczesny e Pirlo rimane a guardare la partita come un pensionato davanti ad un cantiere avremmo dovuto capire che la sfortuna non c’entrava. Se vai a funghi e trovi funghi non è sfortuna, se vai a funghi e trovi un’astronave aliena a forma di porcino che ti rapisce per vivisezionarti; quella è sfortuna.
La Juve non va a funghi, ha nascosto i tartufi e non ricorda dove.
Nel frattempo Pirlo guarda la partita. Come Agnelli. Come Elkann che forse si sarà reso conto per la prima volta che spettacolo immondo offre la sua squadra.
Chiesa per più di un’ora nella stessa fascia di Cuadrado è un cadeau gentilmente offerto a Pioli.
Anche quando si rompono Ibrahimovic e Diaz, Pirlo resta a guardare la partita.

Nel momento in cui la dea eupalla decide di dare una mano alla Juve, la vecchia signora risponde che preferisce fare da sola.
Al settantesimo ancora l’unico cambio e Kulusewski per un disastroso Bentancur. Nel frattempo Pirlo guarda la partita.
La Juventus non riesce a fare un tiro in porta. Nel frattempo Pirlo guarda la partita.
Dybala resta in panchina. Nel frattempo Pirlo continua a guardare la partita.
Ante Rebic fa il 2-0. Dybala entra. È il secondo cambio: minuto 79 e Pirlo guarda ancora la partita.
Non è finita, perché quando si cade bisogna farlo per bene e arriva anche il 3-0 mentre Pirlo guarda ancora la partita.
Finisce la partita, la ventesima partita peggiore della stagione. Avvisano anche Pirlo, che stava ancora guardando la partita. Come Agnelli, come Elkann, come me, come te.

PS Pirlo non è uno spettatore.