Juve e Atalanta pareggiano 3-3 a Torino, al termine di un match in altalena ed emozionante. Il tutto in una serata dal sapore particolare, a due soli giorni dalla sentenza che ha tolto, per ora, 15 punti in classifica ai bianconeri.
PARTENZA THRILLING
Pronti, via, dopo soli 3 minuti Lookman entra in area da destra e calcia. Una conclusione che non sembra pericolosissima ma che Szczesny non trattiene, e che si insacca.
Zero a uno, Stadium che capisce la situazione, inizia subito a incitare i ragazzi, e loro rispondono presente. Al settimo Milik è trattenuto in area atalantina cercando la splendida imbeccata di Di Maria, ma per l’arbitro è tutto regolare.
Proprio Arek scalda il motore all’undicesimo, cercando di sfondare di testa (palla parata), imitato da Locatelli un minuto dopo con una conclusione dal limite fuori bersaglio. Prima del quarto d’ora ci prova anche El Fideo: palla ricevuta da Fagioli, rientro sul mancino e conclusione a giro, para Musso.
UNO-DUE JUVE
La rimonta bianconera si concretizza da metà frazione in poi: al 25′ Di Maria trasforma alla perfezione un calcio di rigore concesso dal direttore di gara (dopo però aver consultato il VAR) per atterramento di Fagioli in area; dieci minuti dopo la perla di Milik, che riceve un cross col contagiri ancora del numero 44, si coordina e calcia in corsa, conclusione perfetta che incenerisce Musso.
C’è ancora tempo, prima della fine del primo tempo, per due tentativi, di Rabiot e di Kostic, dalla media distanza: in entrambi i casi palla fuori dallo specchio.
INIZIO RIPRESA DA INCUBO
Se il primo tempo è finito con una Juve arrembante, al rientro si vede tantissima Atalanta, e i bergamaschi operano il contro sorpasso.
Prima il gol del pari, un colpo di biliardo di Maehle da posizione defilata a sinistra, che la piazza sul palo lontano. Siamo al 46′, sette minuti dopo Lookmann è troppo solo in area e libero di piazzare di testa il cross di Boga alle spalle di Szczesny.
Tutto da rifare, dunque.
DANILO LA RIMETTE IN PIEDI
Mai dare per morta la Juve, che ricomincia a giocare, senza fretta e al 65′ la rimette in equilibrio: Locatelli conquista una punizione dal limite, che i bianconeri battono in modo intelligente. Di Maria finta il tiro ma tocca per Danilo, che scarica la sassata rasoterra alle spalle di Musso. 3-3 e partita decisamente divertente.
Da un lato c’è una Juve che crea e si muove tanto, grazie anche al dinamismo portato dal neo entrato Chiesa, che gioca in tutte le zone del campo, dall’altro c’è un’Atalanta che dimostra il suo valore e non manca di farsi pericolosa, come accade al 73′ con la gran botta di Toloi su cui Szczesny è chiamato alla risposta in tuffo.
C’è molta corsa, altrettanto gioco ma poche conclusioni verso le porte, eccezion fatta per una palla invitante messa in mezzo da sinistra da Kean per Miretti, che non calcia con cattiveria. Negli ultimi 20 minuti di partita la Juve ci prova, sostenuta da un pubblico che non molla, e mette in campo un forcing finale che meriterebbe una sorte differente.
Invece il tanto atteso gol non arriva e una partita comunque bella e divertente termina 3-3. Fra sette giorni si torna in campo, l’avversario, sempre a Torino, sarà il Monza. + 16
JUVENTUS-ATALANTA 3-3
Reti: 5′ Lookman (A), 25′ rig. Di Maria (J), 34′ Milik (J), 1′ st Maehle (A), 8′ st Lookman (A), 20′ st Danilo (J)
Juventus: Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; McKennie, Fagioli (36′ st Cuadrado), Locatelli, Rabiot, Kostic (16′ st Chiesa); Di Maria (29′ st Miretti), Milik (29′ st Kean). A disp.: Pinsoglio, Perin, Gatti, Rugani, Soulè, Paredes, Iling. All.: Allegri
Atalanta: Musso; Toloi, Palomino (15′ Demiral), Scalvini; Hateboer, De Roon, Ederson (38′ st Djimsiti), Maehle (38′ st Ruggeri); Lookman, Boga (21′ st Pasalic); Hojlund (38′ st Muriel). A disp.: Rossi, Sportiello, Okoli, Zortea, Soppy, Vorlicky. All.: Gasperini
Arbitro: Marinelli
Ammoniti: Chiesa (J); Ederson, Hateboer (A)