Le interviste post Juve-Atalanta

MASSIMILIANO ALLEGRI

«Facciamo innanzitutto una valutazione sulla prima parte della stagione in campionato. Abbiamo purtroppo sbagliato la Champions League, e in campionato abbiamo fatto 38 punti, una quota che, senza l’errore tecnico del VAR sarebbe anche più altra e che, Napoli a parte, ci farebbe essere davanti a tutti. E’ su questa strada che dobbiamo continuare, i ragazzi stasera hanno fatto una bella partita, contro un’Atalanta forte, fisica, dopo due giorni in cui venivamo da pressioni importanti, non era facile concentrarsi. I ragazzi hanno dimostrato responsabilità, serietà e soprattutto voglia di continuare quello che abbiamo intrapreso a inizio anno; inoltre la partita si è complicata perchè abbiamo commesso errori sui tre gol; comunque, nelle ultime 10 partite abbiamo vinto 8 volte, pareggiato una e perso una, continuiamo a lavorare, abbiamo anche Europa League e Coppa Italia; io devo fare i complimenti ai miei ragazzi perché essere secondi, terzi, e poi ritrovarsi decimi è difficile, psicologicamente è come se ti togliessero quello che hai fatto. Continuiamo con questo orgoglio. Sono contento per la reazione e la prestazione, poi purtroppo gli errori ci hanno penalizzato, ma siamo stati bravi a ribaltarla. Abbiamo fatto una partita fisica, questi errori potevano tagliarci le gambe, la partita dopo il loro 3-2 poteva finire anche 5-2 se si mollava mentalmente, invece siamo stati ordinati, siamo rimasti in partita e abbiamo sfruttato l’occasione di Danilo, un giocatore straordinario che sta facendo una grande stagione. La quota Champions potrebbe essere attorno a 70/71 punti, ma è difficile, bisogna lavorare serenamente, abbiamo una settimana per recuperare energie, poi ci sono Monza, Coppa Italia, Europa League; pensare adesso dove possiamo arrivare è difficile».

ANGEL DI MARIA

«E’ un punto importante. Abbiamo fatto una grande partita, nonostante alcuni errori, dobbiamo migliorare; è dura ritrovarsi di punto in bianco a 22 punti, ma dobbiamo continuare con la stessa mentalità. La Champions non è un traguardo impossibile, perché la Juve ha una mentalità vincente, adesso bisogna lavorare e rincorrere il quarto posto, restando forti, insieme ai tifosi. Ci sono tanti problemi, è un momento difficile, ma qui sono felice, è importante che la società sia forte e noi continuiamo a lavoriamo con compattezza. La mia priorità è la mia famiglia, e stiamo tutti bene qui, siamo felici. Sono nel club più grande d’Italia e uno dei più grandi d’Europa»

Le parole di Maurizio Scanavino

Così Maurizio Scanavino, Chief Executive Officer di Juventus, prima di Juve-Atalanta:

«Innanzitutto vorrei a nome di tutta la società prendere le distanze da quegli “pseudotifosi” che hanno utilizzato un linguaggio di odio e di minaccia nei confronti di Gravina, della sua famiglia e del procuratore Chinè. Noi sosterremo con grande decisione la nostra difesa, ma questo sempre con grande rispetto e competenza, nei modi e nelle sedi opportune. Riteniamo questa sentenza assolutamente ingiusta e iniqua. Nei prossimi giorni aspettiamo le motivazioni, che dovrebbero arrivare entro fine mese, ma sicuramente faremo appello al CONI per sostenere le nostre posizioni, che sono molto solide e chiare, e che erano già state accettate con successo nel percorso ordinario. Crediamo di averne delle altre e continueremo su questo percorso: che questa una sentenza ingiusta non lo crediamo solo noi della Juventus e i nostri tifosi.

Devo ringraziare anche i tifosi di altre squadre che in questi giorni, così come persone che lavorano nel calcio da tanto tempo e personaggi noti nei palinsesti televisivi e sui social, che hanno dimostrato di aver compreso l’iniquità e l’esagerazione di queste decisioni.

Credo che abbiano capito come che la giustizia federale possa comportarsi in modo sommario e ingiusto: questo crea preoccupazione perché oggi è successo alla Juventus, ma domani può succedere ad un’altra squadra.

Cherubini Ha un ruolo di direttore sportivo e ha diverse mansioni: chiaramente è inibito da una serie di attività, fra cui il calciomercato. Ci siamo organizzati e abbiamo reagito rapidamente, con grande compattezza all’interno della società: abbiamo deciso di nominare Francesco Calvo Chief Football Officer dell’area sportiva, a cui riporteranno l’area di Cherubini, quella di Braghin e tutte le operation. Francesco è persona nota nel mondo del calcio, ha grande esperienza, maturata con la Roma, con la Juventus e al Barcellona, oltre ad aver lavorato per tanto tempo in una multinazionale come Philip Morris. Per quanto riguarda le possibili trattative di mercato Francesco mi aiuterà, insieme a Giovanni Manna, attuale direttore sportivo della Next Gen, che ha grande competenza.

Dobbiamo essere pronti a tutto: purtroppo questa sentenza ci ha insegnato che è inutile essere ottimisti o pessimisti, ma dovremo essere preparati, pronti e determinati: anche questa situazione, che non ci aspettavamo potesse avere queste dimensioni, era qualcosa che stava nelle potenziali opzioni. Abbiamo un consiglio di persone estremamente esperte, un pool di avvocati capaci e porteremo avanti con grandissima determinazione gli elementi a sostegno delle nostre ragioni.

Ho parlato con la squadra e ho visto grande compattezza a partire dal primo incontro con l’allenatore di ieri mattina e quello col presidente Ferrero. Sono stato sorpreso, ho trovato un gruppo estremamente sereno e determinato. Erano tutti consapevoli, preparati, anche i loro messaggi confermano l’umore e la situazione della squadra.

Questa è una fase come si può immaginare molto particolare, dovremo essere lucidi e darci delle priorità. Nell’area sportiva la situazione è chiara, solida e serena: ci aspettiamo parecchi punti dal campo, in questo momento è importante mantenere ordine e disciplina, poi ci sarà una fase 2.

Ognuno ha le proprie caratteristiche, noi siamo un pool di professionisti, persone che hanno una serie di competenze dedicate alla gestione della società, della parte sportiva e delle problematiche giudiziarie. Il presidente ha voluto confermare che avremo un approccio competente e rispettoso»